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L'ILLUSIONISTA regia di Sylvain Chomet

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Ciumi     7 / 10  09/06/2011 19:55:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nostalgico atto di poesia, nei confronti di un artista che molto probabilmente Chomet ha amato e al quale si è ispirato, risorge attraverso la sua matita un'impolverata sceneggiatura di Tati. Egli stesso rivive, per poco più di un'ora.

E' simile il gusto per la caricatura, come la raffinatezza dello stile, come la comicità velata di tristezza. Come anche il tema, nostalgico a sua volta (e che è insito nella tecnica di animazione), del raffronto tra antico e moderno, delle mode che cambiano, di nuovi abiti in esposizione, nuove illusioni, e delle vecchie che vanno in svendita nelle vetrine.
Non è divertente quanto "Appuntamento a Belleville", ma ne "L'illusionista", ricchi di suoni e di particolari, scorrono ancora personaggi, luoghi, atmosfere, ricordi forse davvero vissuti o solo intravisti, o magari appena sognati.