kowalsky 2 / 10 23/12/2010 21:45:00 » Rispondi I miei concittadini vanno a vederlo un pò per orgoglio "lagunare" un pò perchè magari molti di loro hanno "recitato" come comparse nei mesi di lavorazione del film. Magari hanno avuto un ruolo marginale e indiretto nella realizzazione di quello che rientra a pieno merito tra i peggiori film del cinema degli ultimi anni. Sì, è davvero una pietra miliare - ne va dato atto - nella storia degli orrori hollywoodiani! L'irriconoscibile Von Donnersmarck, in sciagurata trasferta Usa, dirige uno script che vorrebbe ricalcare nientemeno che Hitchcock ("Intrigo internazionale", figuriamoci). Tutt'altro: girato in una Venezia da cartolina tanto suggestiva quanto improbabile - con effetti risibili e comici - ehm lo sanno anche i bulgari che il Danieli si affaccia sul bacino di san marco e non sul canal grande (???) - questo atroce 007 dei poveri (c'è pure T. Dalton, guardacaso) può catturare unicamente la fantasia di quegli spettatori che dal cinema non si aspettano niente di niente, la gente pigra e sprovveduta che sbava per la bambolona di carne da Chanel n. 5 solitamente più abile a non farsi stritolare dalla sua "divinità fisica" (v. Changeling, Il collezionista di ossa, etc.). Credono davvero di aver assistito a una spy-story à la La Carrè (povero John)? Sceneggiatura imbarazzante, dialoghi che trancimano nel ridicolo, un Johnny Depp che come attore sembra ormai morto e sepolto (rimandiamolo a settembre, ma qui è carismatico come una patata lessa). Almeno la Jolie rimpiazza appunto con una forte dose di glamour la sua inadeguatezza. Un film che sembra un avvilente mosaico di spot pubblicitari, tanto che il dubbio che dietro la macchina da presa ci siano Yves Saint Laurent o Dolce§Gabbana rischia di diventare certezza. Del resto, non avrebbero potuto far peggio di Von Donnersmark mentre vendeva il c.u.l.o. alle major. E l'effetto è davvero esilarante. Perchè al di là del fatto che manca totalmente di tensione, che NULLA è emozionante, che NIENTE assume un minimo barlume di artisticità o anche solo di astuzia formale, in fondo è un film emblematico per comprendere a che livello di idiozia si può arrivare davanti a una montagna di dollari sperperati per questa spazzatura profumata di romanticismo. La ********** può avere tutto il profumo del mondo, ma l'odore fetido resta sempre. Ho assistito inerme agli applausi dei patetici spettatori alla fine della proiezione, e non sapevo se desiderare segretamente di picchiare a sangue il regista o gli entusiasti testimoni seduti vicino a me. Magari mi sarebbe bastato vedere nella finzione (poi nella realtà non si sa mai) Johnny Depp accoppato dai russi o annegato nelle acque putride della mia Venezia. Non parliamo dei camei di artisti (?) italiani, di cui tutto sommato C. De Sica (ho reso l'idea?) offre una prova quantomeno rispettabile. Se questo defilè di f.i.g.a. griffata è un campione d'incassi, io sono il nipote di Mubarak. Peccato, i primi tre minuti di Angelina al Place Vendome (o no?) non erano male. Dimentichiamo Venezia