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IL CIGNO NERO regia di Darren Aronofsky

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Macs     6½ / 10  16/01/2011 09:00:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema visionario di Aronofsky sforna "Black Swan", film che vive delle grazie (più estetiche che interpretative) della Portman, e del consueto talento onirico del regista. Della protagonista, praticamente sempre sulla scena, si esplorano nei minimi dettagli le ossessioni e le pulsioni erotiche e inconsce, i desideri repressi, e soprattutto le mastodontiche insicurezze. Fin qui niente di male, tutto come al solito ben fatto e ben girato, con i soliti contrasti cromatici (qui tra bianco e nero) alla Aronofsky a farla da padrone, ma il film è lungi dalla perfezione e ha i suoi momenti di stanca: alcune parti insopportabilmente lente, e poi tutto sa di già visto, tutto è un po' troppo "solito" e "consueto" per chi conosce il regista. Alla lunga mangiare il piatto più prelibato stanca: Aronofsky dà l'impressione di essersi ormai adagiato sui suoi temi e stilemi, li ripete film dopo film variando il mezzo (la storia raccontata) ma mantenendo inalterato il fine (dar sfoggio autoreferenziale di bravura e di uno stile ormai fin troppo riconoscibile): una ventata d'aria nuova non farebbe male.
Weamar  16/01/2011 10:52:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento :)
Ma non sono d'accorso sun un punto (quello dove dici che il film sia lento).
Ti riporto un pezzo di recensione che lessi tempo addietro e che, personalmente, mi trova veramente d'accordo:

"Proprio con Pi-greco gli estimatori di Aronofsky dovranno fare i conti leggendo questa sua ultima fatica, visto che anche il personaggio di Nina deve arrivare a trovare la perfezione tra i deliri di ciò che le sta attorno e soprattutto i deliri del proprio ego.
E così Black Swan si può leggere anche come un’analisi della personalità dell’artista."

Senza quelle scene, lunghe, tortuose e necessarie, il film non avrebbe avuto la sua sensibilità emotiva nell'anima dello spettatore ;)