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IL CIGNO NERO regia di Darren Aronofsky

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Satyr     9 / 10  18/01/2011 01:52:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aronosfky ha un grandissimo pregio: riuscire a rendere estremamente affascinanti storie di ordinaria amministrazione, cucendo ruoli devastanti su ogni protagonista che dirige. Il modo in cui "racconta" secondo me è inattaccabile, si prende i suoi rischi e non ha paura di osare. The Wrestler e Mickey Rourke sono un esempio lampante, idem la Portaman e questo Black Swan, visto che, il film poggia praticamente tutto sullo straordinario talento dell'attrice.

La storia è lineare, le intenzioni sono subito spiattellate in faccia allo spettatore, fin dall'inizio sai dove il regista andrà a parare, ma nonostante questo è abbastanza difficile non rimanerne completamente rapiti e conquistati, la forza della messa in scena è incredibile, la caraterizzazione della Portman è pazzesca, la discesa nei meandri della schizofrenia è caratterizzata da mille seducenti sfaccettature interrotte bruscamente da sterzate puramente horror mai gratuite o inappropriate.

Un Inquilino del Terzo Piano ambientato nel lago dei cigni, con evidenti richiami agli esordi del regista dove l'onnipotenza e la ricerca della perfezione rappresentavano il tema principale - vedi Pi Greco -.
Sarà che sono particolarmente sensibile o rimango facilmente impressionato dall'argomento, ma difetti particolari io ne ho visti davvero pochi - forse Cassel, un pò impalato rispetto ai suoi standard, ma è poca roba, la Portman ruba nettamente la scena a tutti, inutile parlare del cast.

La regia è su altissimi livelli: la macchina da presa è sempre incollata sui volti dei protagonisti catturando e analizzando alla perfezione la routine dei ballerini e delle lunghe giornate passate in palestra, l'incubo dell'allenamento, la competizione, l'invidia, la rabbia e decine di altre sensazioni che emergono fotogramma dopo fotogramma. Una camera a mano che come in The Wrestler non stanca praticamente mai. A tal proposito da urlo il balletto finale e la costruzione dell'intera sequenza. Il tutto arricchito dalla colonna sonora del solito Clint Mansell, bravo a rielaborare in chiave moderna le musiche originali del lago dei cigni.

Io non lo so, magari verrà massacrato dalla critica - e in merito ho già letto qualcosa in rete - ma secondo me è un capolavoro, l'apice del regista.