Niko.g 6½ / 10 28/02/2011 15:04:38 » Rispondi Sembra quasi che il regista Aronofsky, come la protagonista del film, resti vittima di una ricerca ossessiva della perfezione visiva che lo porta all'eccesso, a sfoggiare dettagli dermatologici e a graffiare la pellicola scena dopo scena, lasciando cadere troppo ed evitabile sangue. Ho apprezzato le atmosfere ben costruite, ma mi è apparso un film artificioso, carente nel mostrare le fasi di sviluppo di un'ossessione mentale che rimane in definitiva costante e monocorde e comunque sopra le righe rispetto a quello che dovrebbe essere un dramma psicologico, che purtroppo si abbassa a livelli quasi carnevaleschi. Vincent Cassel ha l'espressività di un pesce lesso e mi sembra poco adatto a questo ruolo, mentre la bravissima Natalie Portman avrebbe meritato una sceneggiatura all'altezza della sua straordinaria interpretazione. Tecnica cinematografica e fotografia sono di notevole spessore ma è tutto come un gigantesco pallone gonfiato… e di tanta aria compressa restano solo gli ultimi vibranti dieci minuti.