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IL CIGNO NERO regia di Darren Aronofsky

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scantia     8½ / 10  05/03/2011 02:53:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente il cinema italiano ha i critici che si merita se un film come questo riceve stroncature e Michele Placido passa per essere il Rosi del 2000.
Realizzazione esteticamente ineccepibile, per alcuni al limite del manierismo, come se questo sia di per sè un elemento negativo in un cinema sempre più dominato dall'approssimazione e incompetenza spacciate per minimalismo e naturalezza (d'altronde stessa critica toccò ad Umberto D.) di fatto comunque il risultato finale non è mai ridondante o eccessivo.
Registicamente inattacabile, la tensione è un crescendo continuo che esplode nel finale, passando da momenti drammatici a punte di horror scolastico ma efficace, da notare l'originale movimento della camera a spalla che segue da dietro la Portman nei suoi spostamenti , altezza testa a distanza ravvicinatissima, realizzando un'inquadratura a metà strada tra la sua soggettiva e il punto di vista di un'eventuale osservatore a lei incollato, per dare il senso di un'alterità inquietante che aleggia sulla protagonista.
Già si è detto dell'interprete principale, ma i riconoscimenti ricevuti non rendono l'idea del valore reale dell'interpretazione, va vista e basta.
Sentir parlare di lentezza in commenti relativi a un film come questo è la dimostrazione che i veri danni nel cinema italiano non vengono dai cinepanettoni ma dalle produzioni pseudo-intellettuali dei vari Muccino e Ozpetek insulse e pretenziose, la cui comprensione viene spacciata per capacità di apprezzare il cinema impegnato.
aleintothewild  05/03/2011 03:14:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma stiamo scherzando!!! le produzioni di Ozpetek insulse e pretenziose?
kossarr  05/03/2011 03:36:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io Ozpetek lo conosco poco ma mi sembra un po' azzardata come affermazione. Ok per Muccino, è defic1ente è risaputo ma :" le fate ignoranti " è sicuramente uno dei più bei film italiani degli ultimi anni.
Per il resto come non essere d'accordo, questo film è un capolavoro che nessun film italiano ha mai neanche avvicinato.

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Tuco ElPuerco  05/03/2011 05:34:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io rispondo a te e a tanti altri,troppi,su questo forum.I forum sono carini perche' danno la possibilità al fruitore di dare un suo parere.La cosa si snatura quando egli si trasforma in un critico cinematografico spietato e sinceramente molto superficiale.Il ragazzo che ha dato la sua analisi su questo film ha evidenti conoscienze cinematografiche e direi che e' abbastanza raro trovare tale sensibiltà e appunto cognizione in un commento di un utente qualunque.Lo sport del "critico spietato" purtroppo va di modissima ultimamente; e tristemente pure su sto forum.Mi capito spessissimo di dover saltare molti commenti su film che non ho visto perche' so gia qual'e' l'intenzione dell'autore.Ora sinceramente non perderò tempo a dare i miei giudizi su "La vita è bella",l"Le fate ignoranti" o la filmografia di Muccino.Dico solo e vorrei far notare,che al mondo esistono forme di espressione ALMENO pari al numero di abitanti del pianeta,perche' ognuno e' diverso,ognuno ha un anima propria ed unica.Se transponi questo concetto su film,registi,sceneggiatori,spero ti accorga che non esiste AFFATTO un metodo o un concetto precisi di BELLO.La bellezza è solo una sensazione.Che c'e' in La vita è bella,Le fate ignoranti,Muccino e quant'altro,e sparare a zero su un film che ha fatto crollare i botteghini di tutto il mondo come quello di Benigni solo perchè per un attimo si vuole provare l'ebbrezza del potere,mi pare più triste che ingiusto,e assolutamente superficiale.Non te ne fregherà nulla di cio' che ho scritto ma la penso cosi,e bada non ho espresso i miei pareri personali sui film che hai citato proprio per questo.
kossarr  05/03/2011 06:16:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai è curioso che mi rispondi così, visto che ho anche ammesso che lo conosco poco, se non per il titolo che ho citato.
Per quanto riguarda il film di Benigni ti assicuro che non mi serve nessun tipo di potere. Anche :" che bella giornata " ha fatto crollare i botteghini, pure di più, allora è un capolavoro?
Benigni senza Troisi è semplicemente un comico, un perspicace e intelligente comico, niente di più... Guarda caso i fenomeni americani gli hanno pure dato la statuetta per miglior attore protagonista...
Tuco ElPuerco  05/03/2011 15:16:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah ehm....forse c'e' un difetto di comunicazione tra me e te.Strano che ci sia xche' cio' che ho detto e' scritto,quindi te lo puoi anche rileggere,come ti consiglio di fare,mi sa che hai risposto di pancia.Ora.La vita e' bella ha sbancato i botteghini di tutto il MONDO,Una bella giornata (forse) quelli italiani.Non mi pare che Checcho Zalone sia stato insignito di nessun premio internazionale,non sia stato appellato come "nuovo Charlie Chaplin".Paragonare i due film,non per gusti ma per oggiettività è totalmente fuori traccia.E' come paragonare La Pietà di Michelangelo con un pupazzo di neve ben fatto da un bambino nel piazzale davanti casa.Quindi.....per favore....
kossarr  05/03/2011 16:15:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, mettila come ti pare, ti sei fatto intortare anche tu come gli americani? bene, avrai l'intelletto di un americano medio, vanne fiero, sono il popolo più ricco e potente del mondo. Saluti
andreapau  05/03/2011 18:35:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"intelletto dell'americano medio" non è male come luogo comune...
ma secondo te,esistono ancora le mezze stagioni?
Tuco ElPuerco  05/03/2011 21:50:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La potenza N°1 al mondo è la Cina al momento,non gli USA.E a proposito di Cinema sinceramente hanno piu' fantasia di noi al momento,e non per i mezzi a loro disposizione.Se fosse questione di mezzi non gli avremmo fatto un **** cosi negli anni 60/70 con i nostri maestri.E' solo che il nostro cinema e' tendenzialmente in crisi adesso e ci sono solo 3/4 generi PROPOSTI al pubblico,non prodotti.Perche' i geni li abbiamo anche noi,come e' sempre stato,e' solo che questo paese purtroppo,e' terra arida e non fertile per avanzare progetti sperimentali.Non me ne frega nulla di farti piacere La vita è bella,xche' non ha esaltato anche me,ma devo ammettere che ha vari elementi di ASSOLUTO rilievo,come la sceneggiatura,la colonna sonora,e il soggetto.Personalmente non sono abituato a selezionare le mie preferenze su nazionalità del regista o preconcetti confezionati e (ancora,lo ripeto) ......ESTREMAMENTE superficiali.
scantia  05/03/2011 19:11:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema è che potresti aver ragione, Ozpetek è uno degli esempi più acclamati di cinema autoriale il Italia!
Battute a parte, non mi interessa una polemica sull'autore in questione, mi irritano certe posizioni pregiudiziali della critica italiana, sia in negativo sia in positivo. E' anche per mancanza di critica costruttiva che il cinema si adagia su standard mediocri.

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Tuco ElPuerco  05/03/2011 21:52:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh la critica di solito la fa il pubblico.E il pubblico e' quello che e'.....onestamente.
scantia  06/03/2011 02:25:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
la fetta di pubblico che "è quella che è" si fa influenzare dalla critica (intesa come recensione sui quotidiani e similia).
Tuco ElPuerco  06/03/2011 03:23:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il pubblico si fa influenzare dai trailer,non dalle critiche.Di solito leggi una critica dopo aver visto un film,non prima.I trailer fottono molto di piu' il pubblico medio,e sono i trailer che fanno hipe e dirigono il pubblico,NON le critiche.Ed i trailer inoltretutto rovinano la fama e la vera qualita' di un film,ancor prima che esca in certi casi.Guarda x esempio su questo tesso sito i primi commenti in ordine cronologico di film come Se milasci ti cancello o lo stesso Parnassus.Gente che vede Jim Carrey e una vocetta simpatica che descrive il film in 30 secondi va al cinema si aspetta di trovare una commedia americana e si ritrova a guardare un opera visionaria e poetica sull'amore,dove da ridere non c'e' nulla.Se poi vuoi passare agli ITALIANI beh,trovo inutile stare a ripetere che tale pubblico (quello medio ofc),non ha bisgno di essere stimolato,vuole solo essere ingrassato.E le produzioni italiani puntano su cio'.Percui il pubblico,obbietivamente, e' quello che e',come ho detto.
scantia  06/03/2011 16:18:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il trailer influenza le aspettative del pubblico su un singolo film, non il modo di percepire il valore e la competenza di un autore.
Quando la critica per una serie di motivi punta su un personaggio e ne identifica l'opera in determinati canoni, influenza la percezione del pubblico a prescindere dal gusto personale. Così nascono gli autori di culto o gli eterni incompresi.
Tuco ElPuerco  07/03/2011 03:38:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La gente ha anche un proprio cervello.E non ha bisogno di tutte queste linee interpretative.Ed anche se le affronta,ne puo' anche prescindere,giudicarle.Sei un po' troppo rigido.E cmq la critica e' al 90% dei casi fine a se' stessa.Formo molto di piu' la mia opinione leggendo 10/15 commenti (a mia scleta qui) che leggendo una critica fatta da un professionista della parola.Se voglio sapere qualche terminologia o il significato di una corrente,vado su Wikipedia.E' l'utente che informa se' medesimo oramai.E poi ti diro',ho scoperto piu' film di assoluto volere proprio grazie a posti come questo (Bubba Ho Tep-Stalker- i film di Marco Ponti, 12 Angry Man, i documentari di Scorsese sul cinema americano, te ne trovo tonnellate se vuoi),e cosi penso facciano tantissimi altri.
Ultima frase "Così nascono gli autori di culto o gli eterni incompresi"....Cos'hanno una sala proiezione personale i critici,dove i film vengono proiettati solo per loro? Oppure e' stato piu'il passaparola mediatico tra utenti che stabilisce il successo di un film?O l'affluenza ad una sala?Film come Le Iene di Tarantino,fatto con 15/20 mila dollari,non hanno avuto certo il successo che hanno avuto grazie ad una critica fanatica,ad un articolo su Ciak nè tantomeno perche' ha vinto il Sundance Festival.La gente l'ha notato.......Tu stai descrivendo il mondo del cinema come era fino a 5/10 anni fa.
scantia  08/03/2011 01:11:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ci capiamo.
Tu continui a parlare di gradimento del pubblico, che si fa un'idea positiva o negativa di un determinato film attraverso il passaparola, i forum o quant'altro.
Io parlo di una posizione pregiudiziale della critica nei confronti di determinati autori e il loro cinema, considerato impegnato o autoriale, che finisce per condizionare il pubblico, A PRESCINDERE dal fatto che poi i loro film piacciano o no.
Esempi di questo condizionamento li trovi anche in nella presente discussione: il giudizio negativo di Kossarr su Benigni è particolarmente sentito a causa dell'evidente discrepanza (secondo lui) tra il film e le aspettative giustificate da un autore impegnato. E perchè si pretende da Benigni una prova autoriale e non semplice intrattenimento? (domanda retorica, spero).
Per motivi diversi vale lo stesso discorso per il mio giudizio su Ozpetek. Legato all'etichetta di autore di cinema impegnato, (personalmente lo trovo di una banalità e ruffianeria sconvolgente) il pubblico continuerà a considerarlo come tale e magari ad identificare nell'opera di Ozpetek lo standard del cinema d'autore, al di là del fatto che i suoi film piacciano o meno.
Invia una mail all'autore del commento Albertine  10/03/2011 17:55:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bellissimo commento, sono d'accordissimo su tutto, in particolare su muccino ed ozpetek che spaccia telenovelas per grandi drammi