julian 5½ / 10 08/08/2011 03:00:42 » Rispondi Quando vidi il trailer cominciai a subodorare dove il caro Aronofsky sarebbe andato a parare con questo film: uno scontato tema del doppio da tesina di liceale sfaticato, il nero contro il bianco, il cattivo che è anche buono, insomma i soliti Dottor Jekyll e Mister Hyde. Nonostante non sia stato smentito, perchè questo è il fulcro, c'è da dire che il tema è stato cmq affrontato in maniera dignitosa rispetto a tanti altri film, grazie a bei giochi di macchina e ad un'atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Certo però che da una trattazione dignitosa e formalmente impeccabile, al film del decennio, addirittura il migliore della storia registicamente, come avevo sentito dire in giro, ci passa una processione di autotreni. Aronofsky omaggia Polansky con un'ambiguità costante, a tratti inciampa in un banale Thirteen, ma si scopre sempre affezionato a determinate tematiche, come quella della passione che diventa ossessione e autodistruzione (in questo senso, Il cigno nero è un Pi Greco spostato nel mondo della danza). Bè, l'unica cosa che assolutamente non si contesta è Natalie Portman, un attrice di cui ci si innamora; tutto il resto è un pacchetto regalo molto coreografico, simpatico da guardare anche per le belle donne. Nessuna emozione, nessun sussulto, zero. Il fascino della fredda tecnica.