caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

UNA VITA TRANQUILLA regia di Claudio Cupellini

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  16/11/2010 21:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una vita tranquilla" è un'ottimo noir che non ha nulla da invidiare alle produzioni d'oltreoceano, il punto di forza di Cupellini sta proprio in questo mix di passione e amarezza, dove anche la morte (morale o simbolica, come pure quella più concreta) assume le dimensioni di una stordita "vitalità".
Sono convinto che questo sia un film che mostra i suoi pregi solo dopo molto tempo, restando nella memoria per la sua capacità di superare i confini e adattarsi a un discorso "universale" sulle sorti del destino.
Qualche caduta di tono nella sceneggiatura non manca, per quanto mi venga da pensare che neanche i grandi noir siano esenti da questa specie di formalismo pieno di sbavature.
Certe soluzioni registiche sono opinabili, vero, ma perfettamente funzionali alla resa del film, anche quando rischiano di apparire forzatamente emotive: eppure lo ammetto, quando Rosario abbraccia il figlio tedesco ho provato una specie di fitta allo stomaco, un momento terribile.
Lo sguardo di Servillo è debitore certo del cinema di Sorrentino, anche se nella sua amarezza potrebbe ricordare persino il cinema di Sergio Leone e Francesco Rosi, con quella mdp che mette a nudo tutta la violabilità del suo personaggio.