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UNA VITA TRANQUILLA regia di Claudio Cupellini

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  13/04/2011 14:31:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un passato che ricompare come in un incubo,memorie angosciose di un'esistenza precedente cancellata da una fuga improvvisa tornano a tormentare Rosario,apparentemente solo uno dei tanti italiani che hanno fatto fortuna all'estero.
Burbero ma di animo gentile sembra tacere troppe cose alla moglie,al figlioletto ed al suo pittoresco staff.L'irruzione di due giovani compaesani nella sua vita riesuma drammatici ricordi e origina una sensazione di pericolo incombente.
Da un soggetto non originalissimo Cupellini estrae comunque un buon film,amaro e tormentato,girato molto bene e corredato da una fotografia cinerea valida nel ricreare certe atmosfere nordeuropee.Per certi versi non sembra neppure un film italiano,il marcato accento partenopeo e la denuncia riguardo il problema dei rifiuti però non lasciano dubbi,tanto quanto la presenza del solito gigantesco Toni Servillo,al quale però questa volta tengono testa,decisamente a sorpresa,i due malavitosi.Davvero insopportabili nel loro atteggiamento di spocchiosa prepotenza ,in realtà poco più che bambini impauriti,figli del malessere di certe zone del mezzogiorno italiano e assuefatti ad ambienti feroci.
Le rivelazioni vengono suggerite con perspicacia ed equilibrio narrativo,Cupellini gioca le sue carte con grande attenzione riuscendo ad incuriosire tenendo sulla graticola lo spettatore,peccato per qualche lungaggine ed un finale che propone delle incongruenze cronologiche abbastanza vistose.
"Una vita tranquilla" non è solo un buon noir,è anche un film di sentimenti,efficace rappresentazione di un rapporto regolato da un senso di ingiustizia,da imbarazzi e rabbia repressa per non essere mai stato naturalmente vissuto.