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POTICHE - LA BELLA STATUINA regia di François Ozon

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  08/11/2010 18:10:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una bellissima commedia, Ozon al cento per cento.
Costruito su misura per gli ammiratori del regista francese, che talvolta incanta con un melange stilistico a dir poco sorprendente, anche quando sfiora il kitsch. Niente di strano, perchè Ozon è maestro nel bilanciare i confini del buon gusto, spesso trasformandoli in suo favore. Il film è delizioso per le stesse ragioni per cui qualcuno lo troverà irritante: basta lasciarsi andare (si nota eccome l'omaggio a Jacques Demy!), alla storia e magari superare l'avversione per una colonna sonora dove si ascolta nientemeno che Julio Iglesias!
La Deneuve è splendida, affiancata da un magistrale Luchini, e da un Depardieu stranamente sottotono (imbolsito diciamo) nei panni del vicesindaco.
Il personaggio femminile, da borghese pasionaria femminista e radicale, conquista a poco a poco dopo essere stata precocemente descritta come un'eroina Ibseniana del XX Secolo.
Canta, balla, fa footing, scrive poesie, sostituisce degnamente il marito alla direzione della fabbrica, si candida alle elezioni.
Ambientato in un 77" fautore di tensioni sociali ed emancipazione sessuale, è un'altra storia di nuclei familiari complessi, di segreti che covano e rivelazioni scoperte, accentuate dalla sottile ambiguità di Ozon e dei suoi personaggi.
Come sempre, un'autorevenzialità tutta "francese" provoca e tradisce la sua dissacrazione, ma c'è soprattutto l'ironia di superare ogni clichè.
E come si fa a non amare un personaggio come quello di Suzanne?