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L'IMMORTALE regia di Richard Berry

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  21/03/2011 14:30:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esponente di spicco del milieu marsigliese Charly Mattei cade vittima di un agguato,pur beccandosi 22 proiettili incredibilmente sopravvive.Ha una mezza idea su chi possa essere il mandante ma preferisce dimenticare in virtù dell'impegno volto a prendere congedo da un certo stile di vita.L'assassinio di uno dei suoi migliori amici lo indurrà a rettificare la sua posizione neutrale e come immaginabile saranno guai per chi ha deciso di dichiarargli guerra.
Che il cinema francese stia vivendo un periodo propizio è abbastanza palese,lo si può evincere dalla realizzazione di pellicole come questa, adatte a riscoprire un genere dato per estinto ormai parecchi anni fa.Ci troviamo in presenza di un dolente polar,meno intimista e più muscolare rispetto la tradizione,questo è certo,ma impostato in maniera tale che l'azione non sia mai privilegiata rispetto la consistenza dei personaggi.Se poi il ritmo elevato regge e la trama appassiona,concepita attorno ad una figura malinconicamente meravigliosa come quella di Jean Reno,sempre eccellente da "Leon" in poi in ruoli come questi,il gioco è fatto.
Barry alla fine non inventa nulla,si limita a proporre la consueta figura del tormentato criminale sulla via della redenzione,gangster vecchia maniera aderente a uno stereotipo fisico/morale di sicura presa sul pubblico e malgrado ciò riesce a trascinare alla grande.
La storia è vagamente ispirata a quella del delinquente Jacky Imbert,da cui Barry prende spunto andando a emulare i vari Marchal,Richet,Audiard e Béhat,registi d'oltralpe che hanno favorito la rinascita di un genere con soluzioni solitamente ammirevoli.
A tutto ciò si aggiunga un ottimo cast,da Jean-Pierre Daroussin a Kad Merad,il quale destabilizza nei panni di un incredibile carogna,noto per i suoi ruoli brillanti (chi ha visto "Giù al Nord" o "Il piccolo Nicolas e i suoi genitori" sa di cosa parlo),resterà di sale davanti alla sua squilibrata partecipazione.Altrettanto brava Marine Fois,volto sofferto e gran abilità nel reggere il confronto con l'ex peggio gioventù marsigliese.