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TAMARA DREWE - TRADIMENTI ALL'INGLESE regia di Stephen Frears

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  09/01/2011 13:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho più dubbi, Frears è il più grande regista inglese vivente. Perché? Perchè nessuno raggiunge un livello così caustico di lucida cattiveria, di aberrazione, di cinica amoralità. Ecco, se volete sapere come sono fatti gli inglesi, non perdete un singolo fotogramma di questo film. Trovo che il titolo sia fuorviante, c'è una profonda - volontaria - vena misogina nel film e in un titolo che ruota attorno al nome della sensuale - make-up appeal? - protagonista.
Magari sì il ritmo non è congegnato al meglio, e si esce un pò nauseati da questo snobismo albionico di letterati acidi e insoddisfatti: dev'essere la stessa sensazione di una rockstar - una sorta di Morgan inglese - davanti al meeting in libreria, una delle scene più esilaranti e perfette del cinema europeo di questi ultimi anni.
Ma la direzione degli attori è a dir poco superlativa, e i personaggi che escono dallo script di Frears (omaggio a un radicale romanzo come "Via dalla pazza folla") sono tutti dico tutti assolutamente memorabili. Cominciando da Tamara, un pò fragile e forse p.o.r.c.a., passando per il divo-batterista, emblema di un "altro mondo" che riflette la sua stessa idiozia - e poi la moglie tradìta e conciliante, il marito adultero e incapace di invecchiare, le spocchiose adolescenti che sognano i loro idoli dalle copertine patinate delle riviste, e poi si chiedono "che può mai capitare in un posto come questo"???
Eccellente descrizione di una campagna inglese immutabile e recidiva nel bisogno costante di un'evasione esistenziale e affettiva (v. lo scrittore stagionato che trova a Londra le sue scappatelle extraconiugali!).
Davvero uno splendido film, così amaro e goliardico, così potente nel raffigurare questa comunità di "animali" perduti nelle loro gabbie letterarie, così "spregevole" nel raccontare, un pò come nei romanzi di Jonathan Coe, la realtà romanzata. "Che può mai capitare in un posto come questo?", appunto.
Frears è l'unico erede plausibile di John Schlesinger. Film da non perdere
max67  25/01/2011 16:40:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PREMESSO CHE SCRIVI DEI COMMENTI STREPITOSI , PER ME' HAI ESAGERATO CON QUESTO FILM CARINO MA BEN LONTANO DALLE MIGLIORI COMMEDIE INGLESI PER ME' 6 FORSE 7 SI PUO' DARE COME VOTO MA DI PIU' LO DAREI SOLO AL SEDERE DI TAMARA IL RESTO MI SEMBRA CHE MANCHI QUALCOSA.