kowalsky 7 / 10 14/01/2011 00:00:12 » Rispondi Mi piacerebbe che tanti spettatori entusiasti provassero a vedere questo film dalla sua vera prospettiva: ridere, cioe', delle nostre miserie italiote. Perchè - se a un certo punto avrei voluto munirmi di penna per annotare al buio le battute più sagaci, mi resta in mente quella di Farah, quando dice "ma uno come lui un mestiere lo trova di sicuro". Tremendamente "quasi" vero, visto la risposta della controparte (Zalone): "Hai studiato? Qui non serve". E' un pò chiedere allo spettatore, quello che viene scorticato e deriso proprio dal nostro comico telecinefilo, quello che forse chiedevano i personaggi di Alberto Sordi, i medici della mutua raccomandati o i vigili pasticcioni. Vorrei vedere la gente ridere di se stessa una prima volta, e magari indignarsi del proprio declino culturale e sociale la seconda. Zalone si diverte a scompaginare le carte in tavola, facendo di un'immenso deficiente nazionale un'amabile caricatura di se stesso (si può approvare o meno il fatto che il personaggio abbia il suo nome e cognome, ma certo è un'esperimento voluto). Ed è così abile a destreggiarsi tra i luoghi comuni - mai così veri - della nostra Italietta di raccomandati e timorati Divini - davanti a un'integralismo Islamico poi, davvero il paradosso dello sfottò - da filmare questa sublime ignoranza come se fossimo un pò tutti meccanismi della stessa giostra, dello stesso spensierato, amaro fallimento morale. C'è il forte rischio, davanti alla solita bellona stavolta musulmana, di finire impantanati nella Pieraccionite acuta, ma proprio per questo "Che bella giornata" evita efficacemente questa trappola. Se Zalone avesse evitato completamente il ricorso alle gags e a qualche suo passaggio televisivo, avremmo avuto la più bella commedia italiana degli ultimi anni. In ogni caso, se quest'uomo è capace di fare la parodia delle parodie (v. benvenuti al Sud), con quel momento stupendo che è appunto la festa in Puglia, è giusto segnarsi il suo nome anche al cinema per il futuro prossimo venturo. E francamente, tra i non pochi momenti imperdibili, vedere Caparezza cantare "Sarà perchè ti amo" tra i trulli pugliesi, o assistere alle meccaniche gesta della nonna come in un sorpassato presepe vivente, è una ventata di freschezza che ci incoraggia a sopravvivere davanti a questa predominante ignoranza. Quasi "candida", per dirla alla Voltaire, perchè sprovvista dei mezzi necessari ad attutirla
Totius 17/01/2011 00:42:16 » Rispondi Grande commento come sempre Kova!! Ma del resto questi "siamo" e se aspettiamo una presa di coscienza.... mmmm come dire...la vedo molto dura.
Un' appunto, non so se sei d'accordo: la battuta - <<"Di dove sei?? Sono di "Cattolica">>, ho fatto caso che non era propriamente alla Zalone, perchè troppo sottile...e nemmeno del pubblico medio, infatti ho sentito poche risate! :-)
LukeMC67 17/01/2011 20:14:10 » Rispondi A Civitanova Marche invece abbiamo riso in molti a quella battuta nella sala ultraaffollata... Gran commento, Luca, come sempre.
Totius 18/01/2011 01:12:31 » Rispondi Vabbè... lì sarete tutti coltissimi :-) Scherzo...non lo so...ma sicuramente ricchi!! Ci sono stato molto spesso...! Si ostenta molto per quello che ho visto la domenica in piazza!!