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NOI CREDEVAMO regia di Mario Martone

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tarr97     2 / 10  06/07/2022 14:38:18 » Rispondi
Mattonazzo revisionista. "noi credevamo" diretto da Mario Martone.
il mio nome nome utente Tarr fa capire che tipi di registi e film lunghi guardo (Bela Tarr satantango 7 ore ) eppure in queste misere 2 ore e 43 mi sono annoiato a morte!
ora spieghiamo cosa non funziona.
Punto primo
il film già sbaglia a prendere come protagonisti i carbonai del movimento della Carboneria dato che con l'arrivo del unità d'italia del 1861 perderà molto la popolarità. troveremo alcune eroiche gesta nello stato pontificio , pronta a riorganizzarsi e riformarsi per ribaltare l'esito monarchico e instaurare la repubblica mazziniana. a parte qulche ribellione a cuba e in grecia per l'indipendeza il movimento ha perso molto peso ideologico. il film non ha una vera e propria trama ma neanche un vero collante tra le varie scene. tu per un attimo abbassi la testa e dal regno delle due sicilie adesso siamo a parigi. oppure da aspromonte siamo a Torino. non c'è un idea di unire l'uno al altro. il film è composto di molti dialoghi lunghi retorici e noiosi. i personaggi sono isterici litigano, urlano, si lamentano. c'è poca azione.
secondo. il film vorrebbe riassumere tutti i punti piu' importanti del risorgiemento ma in realtà mette solo quattro cose e anche in modo superficiale.
il film ci mostra i primi moti carbonai nel regno delle due sicilie nel 1828 , l'esecuzione dei fratelli Capozzoli, la Giovine Italia di mazzini, Cristina Belgiojoso,
la prigionia a Montefusco, Mazzini a Londra, attentato a Napoleone iii , assalto a Garibaldi a Aspromonte e scena finale al parlamento subalpino.
si passa da un argomento al altro alcuni dei quali hanno poco a che fare con l'unità d'italia per esempio Mazzini in esilio o Napoleone iii.
mancano tutti i veri protagonisti del risorgimento guerrieri, politici, reali,poeti, filosofi, gente comune. Cavour che in un primo momento doveva essere interpretato da Massimo Popolizio scompare dal copione. dove è il re vittorio emanuele? non viene mostrata la nascita e sconfitta della reppublica romana. la fuga di garibaldi ,
l'eroica morte di uomini come Angelo Brunetti e del suo figliolo 13 enne, dove sono le 5 giornate di milano, le ribellioni di Palermo e Venezia? non ci mostrano le guerre in lombardia tipo la battaglia di magenta, l'eroica spedizione dei mille.
i personaggi sono anche rappresentati male Mazzini sembra un terrorista. ed entra in scena come se fosse un notaio che legge dei documenti, e sembre che muoia dimenticato da tutti quando in realtà morto Mazzini molte persone lo celebrarono come un eroe. Francesco Crispi viene rappresentato come un voltagabbana che passa dalle parte dei monarchici e come un uomo autoritario ma in realtà di recente è stato rivalutato. uno dei migliori testi su Francesco Crispi è quello del professor Giorgio Scichilone "Francesco Crispi" la sua conclusione è questa "Crispi è uno di quegli uomini rari e maravigliosi. Non gli sarebbero mancate infatti le virtù necessarie: passione patriottica e prospettiva politica"
il vecchio garibaldino aveva scelto la monarchia perchè quello era il motto del suo generale Garibaldi. "l'italia è vittorio emanuele" il re essendo apolitico non si lascia influenzare dai partiti e quindi risulta un punto di riferimento per il popolo.
la frase" la monarchia ci unisce la reppublica ci divide" non fu detta nel 1862 ma nel 1864.
inoltre manca la moglie di crispi che partecipo' alla spedizione dei mille Rose Montmasson. Garibaldi il nostro eroe nazionale è solo un fantasma ripreso in campo lunghissimo non si vede neanche appare su una collina si dice che è stato ferito ad aspromonte e basta. l'agguato ad aspromonte viene rappresentato come una sconfitta per i garibaldini ma in realtà l'attentato riusci a far guadagnare molta popolarità al caro generale, la famosa canzone "Garibaldi fu ferito" a Londra ci fu una grande manifestazione in suo onore e in molte altre parti d'italia e d'europa il generale guadagno' popolarita tanto da partecipare alla terza guerra d'indipendenza nel 1866 e poi in francia nel 1870.
il fim dovrebbe parlare in modo eroico del risorgimento ma invece fa di tutto un dramma , non ci citano i grandi sucesso di uomini e donne prima e dopo le battaglie come pensa di fare successo Martone? il film è stato un flop anche perchè non prende una posizione ideologica nel risorgimento non è piaciuto ai reppublicani perchè Mazzini è rapresentato in modo sbagliato non andava bene ai neoborbonici perchè lo stato siciliano viene visto come repressivo, e non piace neanche ai Garibaldini e ai nostalgici dei Savoia. ci sono tanti eroi da entrambi gli schieramenti ideologici. Garibaldi il braccio armato , Vittorio emanule il re gentiluomo. Cavour la politica, Mazzini il lato rivoluzionario, i garibaldini in sicilia , i bersaglieri a Roma, i vari ministri come Crispi, Lanza,Depretis, Cairoli.
poeti e intelletuali come Carducci, Bendetto Croce.
il film registicamente è televisivo camera fissa e qualche piccolo piano sequenza
per vedere film piu' belli sul risorgimento vi conisiglio di vedere i film e le serie tv come 1860 di Alessandro Blasetti, viva l'italia di Rosselini, il generale di Magni, eravamo solo mille , Anita Garibaldi di Claudio Bonivento, L'ultimo papa re di Luca Manfredi, l'eroe dei due mondi di Guido Manuli, in nome del popolo sovrano di Luigi Magni.