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BALLATA DELL'ODIO E DELL'AMORE regia di Alex De La Iglesia

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Spera     8½ / 10  17/04/2013 14:16:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come dicevo poco prima, il film che avrei voluto veder sfornare a Tarantino, uno dei migliori che ho visto ultimamente.
Ambientato nell'epoca del regime Franchista, da cui trae diversi spunti per le vicende del film, questo film traccia una storia d'amore che vede i 3 protagonisti sospesi tra amore e odio, riso e pianto dando forma a un'allegoria della vita tra felicità e tristezza, il continuo alternarsi delle due stagioni dell'esistenza. Fortissima e chiara questa contrapposizione nel finale fa da epilogo a un film che è difficile inquadrare: grottesco, folle, spesso tarantiniano, non annoia mai e coinvolge con una regia davvero incalzante immersa in una fotografia splendida, quasi sognatrice.
Colonna sonora azzeccata anche se non di particolare rilievo.
Attori molto bravi, lei bellissima; doppiaggio italiano buono ma in spagnolo è ancora più di impatto.
Unica pecca è la computer grafica con s*****tata finale che avrei evitato volentieri, fa perdere un pò di quel realismo di cui avevamo goduto fino a poco fa quando quel pazzo di Xavier gira per le strade della città vestito da pagliaccio e armato fino ai denti.
Pazzesca la trasformazione di quest'ultimo, l'amore folle e pericoloso può portare davvero alla pazzia? Quale miglior esempio?
Il film inoltre è ricco di riferimenti alla storia politica spagnola di quegli anni, motivo per cui si potrebbe approfondire avendo una seconda, anche per mettere a fuoco simbolismi e metafore che nella prima visione ci sono sfuggiti.
Dopo aver assistito a film come questo o come "le mele di Adamo", insieme a tanti altri, mi da buona speranza per credere in una crescita di rilievo del cinema europeo che prenda di petto il colosso Hollywoodiano.
Spera  17/04/2013 14:20:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimenticavo...a tratti assolutamente esagerato, esilarante e fuori dai canoni. Riderete ad alta voce e inorridirete allo stesso tempo che per me sono reazioni tipiche del cinema tarantiniano. F-I-G-A-T-A!
Signor Wolf  18/01/2014 19:47:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bello ma con tarantino non centra proprio nulla
Spera  20/01/2014 10:00:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pareri...a me in alcuni frangenti mi ha ricordato il suo stile degli ultimi tempi(da "bastardi senza gloria" in poi dove, a mio avviso, si completa quel processo di avvicinamento al pulp più "fumettoso" e grottesco che realistico dei primi tempi).
Questi personaggi un po' macchiette al confine tra reale e surreale, le esagerazioni, il sesso e il sangue sono elementi comuni; poi il film riesce a sviluppare egregiamente una propria identità artistica e stilistica.
Tanto è vero che questo film viene definito dalla critica di genere drammatico, horror e pulp. Un genere che non si definisce in modo chiaro ed inequivocabile ma che racchiude in se molti tratti differenti.
Tarantino ha voluto assistere personalmente in sala alla proiezione del film, 67a mostra di Venezia, rimanendone folgorato e applaudendo per 3 minuti consecutivi ai titoli di coda.
Per quanto tu dica che questo film non c'entra (con l'apostrofo) niente con Tarantino, io ho argomentato, tu no (;