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GORBACIOF regia di Stefano Incerti

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  08/02/2011 10:47:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non fosse per lo straordinario talento di Toni Servillo la nuova fatica di Stefano Incerti avrebbe poco da dire.
Il regista,reduce dal terribile "Complici del silenzio",questa volta può avvalersi di quello che è probabilmente il miglior attore italiano vivente e la pellicola senza dubbio ne guadagna.Un simile fuoriclasse della recitazione ,attraverso parole centellinate ed una mimica nevrotica, ci consegna un personaggio di intensità tale da riuscire a tenere in piedi il film in solitaria.Il suo Gorbaciof è un tizio sgradevole,schivo,follemente consacrato al gioco d'azzardo,eppure Servillo ne restituisce una credibile umanità ,disorientata e fragile,sancita dall'infatuazione per una giovane cameriera cinese.
Incerti ci mette del suo e qui il film perde quota risultando prosaico in certi passaggi,forzatamente enfatico in altri e soprattutto troppo impersonale nel voler abbracciare ancora una volta il cambiamento per amore.Poi c'è il beffardo finale praticamente ripreso da una scena cult di "Pulp Fiction" con speranzosa sequenza strappalacrime già vista troppe volte ,inoltre le affinità con il Titta Di Girolamo,indimenticato faccendiere della mala ne "Le conseguenze dell'amore" ,sono quanto meno sospette.Poca originalità quindi da parte di Incerti,al quale va riconosciuta l'abilità iniziale nel tracciare una veduta minimalista molto interessante,poi deformata da banalità e idee riciclate a getto continuo.Assolutamente fuori luogo gli insistiti e invadenti primi piani della brava (e bella)Mi Yang,contrasto insistito tra la purezza della ragazza e la depravazione morale che la attornia ,a riprova della modesta intraprendenza di un regista che nonostante le apparenze non esce dall'ordinario.
"Gorbaciof" mostra potenzialità ma si incaglia clamorosamente sul più bello finendo in una bolla di sapone.