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GORBACIOF regia di Stefano Incerti

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willard     7 / 10  03/08/2011 14:54:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sempre grande Toni Servillo, ormai una garanzia assoluta per la riuscita di un certo tipo di personaggi un po' loschi "in odor di santità".

In questo bel film di Stefano Incerti interpreta il ruolo di Marino Pacileo detto Gorbaciof per la voglia che ha sulla fronte e fa ricordare l'ex-leader dell'Unione Sovietica.
Gorbaciof vive solo, forse vedovo, fa il cassiere del carcere, ma per i suoi vizietti ricorre spesso, troppo spesso, a quei soldi che dovrebbe custodire.

Questo lo porta a doversi gestire con durezza negli ambienti in cui si muove, ma sarà l'affetto/amore per una ragazza cinese a smuoverlo per cercare di cambiare vita e, forse, chissà redimersi, in una situazione che ricorda per certi versi un altro grande film interpretato sempre da Toni Servillo, ovvero "Le Conseguenze Dell'Amore" (2004) di Paolo Sorrentino.

I ritmi con cui si svolgono le vicende sono pacati, con qualche sporadica impennata, ma con un certo crescendo che conduce ad un concitato e catartico finale.

La regia è fredda e pulita, una fotografia cupa su una Napoli dei bassifondi, nei quali si intravedono nell'ombra anche soggetti altolocati, ma in cui un personaggio come Gorbaciof si muove con una signorilità sui generis e in un certo qual modo tipicamente napoletana, il tutto adagiato sul tappeto sonoro steso da Theo Teardo, uno specialista nel centrare e sottolineare la drammaticità di certe situazioni con i suoi inserti sonori, tra il classico e l'elettronica.