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GORBACIOF regia di Stefano Incerti

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8½ / 10  03/09/2012 18:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me è piaciuto molto questo tanto discusso "Gorbaciof", non tanto per la presenza di Servillo, attore che adoro a prescidere e che anche qui fa il suo mestiere, regalandoci una strepitosa interpretazione, quanto invece per la sceneggiatura del film, realizzata in modo tipicamente 'noir': di fatti ci troviamo di fronte ad un film prevalentemente lento, con silenzi lunghissimi che creano intensità e suggestione nelle scene; il protagonista è un'ombra, un vero e proprio anti-eroe, disincantato e malinconico, che svolge una professione apprezzabile (il cassiere in un carcere), ma che sottrae spesso denaro dalla cassa per pagare i suoi debiti da gioco, trasformandosi così in un delinquentello; le atmosfere che si respirano sono rarefatte e quasi 'onoriche'; il contesto sociale svolge un ruolo chiave all'interno del film, come anche (ad esempio) nei romanzi di Scerbanenco o di Chandler, e la colonna sonora di Teardo da' una marcia in più al prodotto, classificandolo oggettivamente come un 'noir' e infondendogli un tocco di dinamicità e di spensieratezza in più. Servillo, come già ribadito è semplicemente strepitoso e colpisce oramai in tutti i ruoli che fa: il ragionere ne "Il gioiellino", il commissario ne "La ragazza del lago", il malavitoso-ombra in "Le conseguenze dell'amore", il politico "Il divo", il camorrista "Gomorra" e via così; e la regia di Stefano Incerti è accurata e lineare. Sonoro e montaggio perfetti. Co-protagonisti in gamba, specie Nello Mascia (lo strozzino-guardiacarceraria) e Geppy Glesies (il cinico avvocato coratto). Bravi anche Hal Yamanouchi, grande doppiatore di Ken Watanabe, che purtroppo qui non parla, e Mi Yang.
Da vedere. Belle anche le ambientazioni squallide di una Napoli assolata e corrotta.