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REQUIEM FOR A DREAM regia di Darren Aronofsky

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Tumassa84     8 / 10  24/06/2011 04:26:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non l'ho trovato al livello di Pi Greco, ma la seconda opera di Darren Aronofsky rimane comunque un film di pregevolissima fattura. Il regista porta avanti parallelamente due storie: una vede protagonista una signora di mezza età la cui unica compagna è la TV. La sua monotona vita viene sconvolta quando una telefonata le annuncia che potrà partecipare a un programma televisivo: il sogno della sua vita. Per poter apparire bella inizia una dieta coadiuvata da psicofarmaci che la porta all'autodistruzione più totale, fino al letto di un ospedale psichiatrico in preda alla follia. L'altra è incentrata sul figlio, un suo amico e la sua ragazza, accomunati dalla dipendenza per la droga. Anche in questo caso il destino sarà l'autodistruzione, poichè il figlio finisce con un braccio incancrenito, l'amico in cella e la ragazza a venire sfruttata sessualmente per la dose quotidiana.

La parabola che Aronofsky delinea, quindi, è una parabola verso l'abisso: si parte già dal basso e si continua a scavare, giù giù fino al punto di non ritorno. E' il percorso esattamente inverso rispetto a quello di Pi Greco o di Black Swan, dove ci si eleva verso la verità a tal punto da rimanere scottati. La regia ha uno stile decisamente in linea con i temi trattati, e ci fa vivere in maniera allucinata i deliri paranoici della madre (non ho mai trovato così inquietante un frigorifero) e in maniera claustrofobica la routine della droga, l'astinenza e il conseguente disgregamento dei rapporti personali.