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REQUIEM FOR A DREAM regia di Darren Aronofsky

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julian     8 / 10  13/11/2012 22:23:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Curioso che alcuni vati del web si scaglino contro Requiem for a dream tacciandolo di banalità, presunzione e moralismo, ritenendo la regia "clippettara" la solita furba esca adescatrice e Aronofsky "uno che si crede David Lynch".
Curioso perché poi David Lynch non esiste in questo film, utilizzato oramai - ahimè per lui, che pure se l'è cercata - come macchietta da associare ad ogni pellicola che presenti una regia, se non autoriale, quantomeno diversa.
Curioso perché nel vedere altri lavori di questo regista - The fountain o il più simile π - si percepisce una linearità di intenti e di stile che dovrebbero riconoscergli una dimensione autonoma nel panorama cinematografico. E invece no: se dividi lo schermo in quattro "ti credi David Lynch".
Il fatto diventa meno curioso quando si costata che Requiem for a dream ha avuto un certo successo tra i giovani, raggiungendo la definizione ambigua di cult e perciò attestandosi in quella massa informe che è il mainstream - e l'essere un film occidentale lo condanna - che risulta scomoda, anzi fastidiosa, ai vati di sopra citati. Concludiamo perciò che la disequazione 'film di cui parlano le ragazzine' < 'film d'autore' è corretta.

Non ci stiamo strappando le vesti per questo film, cercavo solo di fare un pò di pulizia intellettuale. In realtà non mi capitava da un pezzo di trovare una forma veicolo di sostanza, una forma che finalmente si giustifica in relazione al contenuto e non si prostituisce.
Il messaggio arriva chiaro, forte e in maniera lineare - e questa è cosa grave - , la suddivisione in stagioni, tre invece che quattro, lo conferma. Questo ha permesso a Requiem di essere un film di facile fruibilità e facile apprezzamento, il che non esclude che ci sia un livello di attenzione più profondo nei temi trattati.
La droga è l'argomento centrale, nelle sue varie vesti; il time-lapse ne ritrae gli effetti devastanti con maggiore violenza e con ritmo accelerato, mostrando i frame chiave che rievocano anche l'effetto di una droga sugli organi sensoriali.
Ricorda un pò, per esiti, lo stop motion di Svankmajer.
I rapporti umani si sfilacciano quando il collante che li tiene uniti è una cosa sporca come l'eroina, che, dal canto suo, dimostra come essi non si autogiustifichino e hanno sempre bisogno di qualcosa che li tenga insieme e soddisfi la convenienza di ciascuno. Sistemi che collassano al solo venir meno di un vincolo.
Assistiamo ad un'autentica metamorfosi infernale dell'angelica Jennifer Connelly, mai così bella, e di una mostruosa, MOSTRUOSA, Ellen Burstyn, che con un monologo disarmante fa venire le lacrime e costituisce, da sola, una ragione valida per la visione.
Un peccato invece aver sentito la bellissima lux aeterna di Mansell in almeno altri 2000 video fasulli di youtube.
Cmq no, sul serio, 'sto film scopiazza Herzog, e Aronofsky vada a dirigere i videoclip dei 30 second to Mars.
edmond90  13/11/2012 23:18:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei molto poco signorile e poco"pulito intellettualmente"caro Julian,dato che la prima parte del tuo intervento si riferisce chiaramente a me e al mio commento.
Potevi esternarmi le tue rimostranze direttamente,io sono sempre aperto al confronto...
Non ti vanno a genio i riferimenti a Lynch?
Eppure almeno nel cigno nero il continuo oscillare tra metafisico e onirico guarda direttamente all'autore di Eraserhead,cosi come ad alcuni film di Polanski e di tanti altri maestri del cinema psicologico....Mi sembra assolutamente naturale fare dei parallelismi tra registi che usano lo stesso tipo di linguaggio specifico e di registro narrativo.
Non ti vanno a genio le mie critiche all'uso di alcune tecniche cinematografiche di cui questo signore fa un abuso smodato e ingiustificato nei suoi film?Oppure alle sceneggiature vuote e inconsistenti,se non per il fatto di colpire allo stomaco lo spettatore con i mezzucci più facili e scontati?
Potevi fare riferimento a me o ad altri detrattori e non ergerti puerilmente a paladino di una fantomatica onestà intellettuale che io avrei lordato con il mio intervento..
Saluti
julian  13/11/2012 23:47:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh Edmond, di certo ci sei anche tu tra i vati, ma ovviamente non sei il solo, sennò non avrei sollevato la questione. Un caso isolato non basta a definire univocamente il fenomeno, ma tanti si. Diciamo che il tuo, più vicino, mi è stato di più ampia fonte anche per gli ingiustificati paralleli.
Rinfrescami la memoria, di che film si sta parlando ? Requiem oppure Il cigno nero ? Ti invito a leggere il mio commento al cigno nero e vedere cosa c'è scritto. Come vedi sono onesto nel valutare gli autori, tutti possono sbagliare e non ho nessun intoccabile.
Il resto delle valutazioni è insindacabile, credo possano nascere da un errato approccio al film e nel mio commento ho solo cercato di spiegare perché, secondo me, questo film non è banale come lo si dipinge.
Paladino ? Si può darsi, è che quando uno vuole mostrarsi sveglio blaterando cose senza senso, magari apparendo pure saggio ad un occhio poco attento, mi si gonfiano le vene. Ma non ho nessun astio personale qui, ce ne sono a bizzeffe di questi profeti. E' solo un tipo di uomo che si manifesta periodicamente sulla Terra.
edmond90  14/11/2012 08:03:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma il problema quale sarebbe scusa?
Perchè tu saresti l'unico illuminato in questa landa desolata e i detrattori di questo film dei poveri imbecilli che "blaterano cose senza senso"??
Probabilmente la tua idea di cinema è diversa dalla mia,ma perchè la tua sarebbe più rispettabile e onesta intellettualmente?Secondo quali parametri?

julian  14/11/2012 18:35:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dà solo fastidio la supponenza con cui vengono affermate certe frasi che sanno di sentenza ma ritraggono una scarsa capacità di analisi - che invece credo tu abbia - o una limitata onestà intellettuale.
Potevi mettergli 1 e dire questo film mi fa ******, sarebbe stato più giusto.
julian  14/11/2012 18:35:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dà solo fastidio la supponenza con cui vengono affermate certe frasi che sanno di sentenza ma ritraggono una scarsa capacità di analisi - che invece credo tu abbia - o una limitata onestà intellettuale.
Potevi mettergli 1 e dire questo film mi fa ******, sarebbe stato più giusto.
edmond90  15/11/2012 12:58:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Punti di vista.
A me da fastidio l'esaltazione di un certo tipo di cinema votato solo all'appariscenza come questo di Aronofsky o quello di Von Trier ecc..
julian  15/11/2012 13:23:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Von Trier è votato all'appariscenza ? Ma che film hai visto ?