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REQUIEM FOR A DREAM regia di Darren Aronofsky

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GianniArshavin     8½ / 10  31/01/2014 20:27:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Requiem for a dream è la seconda opera del regista Darren Aronofsky,da molti amata ma allo stesso tempo da molti odiata.
La trama è abbastanza semplice,con la classica discesa nel degrado più totale che i personaggi affronteranno dopo un iniziale fase di "successi". Dove Requiem si distingue dagli altri film sulla droga e sulle cadute rovinose è nella messa in scesa della storia e nel suo messaggio. Lo stile del regista,ormai diventato un marchio di fabbrica,è qui esasperato all'ennesima potenza,quasi a sottolineare continuamente la condizione di instabilità e turbamento dei protagonisti;il montaggio frenetico,le scene martellanti e oppressive,la ripetizioni quasi maniacale di alcune fasi della vita dei personaggi rendono disturbante l'opera,cosi come era già successo col precedente lavoro di Darren Aronofsky. Questa scelta registica è qui appropriata e consona alla situazione,visto che viene esaltato lo scombussolamento percettivo dei protagonisti.
L'altro fattore che differenzia Requiem e a mio parere lo eleva rispetto alle altre pellicola di genere è il suo concentrarsi esclusivamente sul messaggio,sul fine...tralasciando quasi alcuni componenti del mezzo. Infatti molti prima di me hanno criticato la piattezza dei personaggi,cosa in parte vera (dico in parte perché i punti focali delle varie personalità sono comunque chiare allo spettatore) ,ma tutto ciò è dovuto non ad una superficialità nella sceneggiatura ma bensì ad una scelta voluta:il regista ha ovviamente posto l'accento non sugli individui,ma sulle conseguenze a cui ha portato la loro dipendenza! Il punto principale quindi è la caduta,la degradazione,la dipendenza appunto...i protagonisti in questo caso sono Harry e Marrion,ma potevano essere tranquillamente chiunque altro,la sostanza del film non sarebbe cambiata (ad esclusione ovviamente di sarah,personaggio che esula da ogni contesto di cui parlerò dopo). Quindi Requiem è una storia sulla fine dei sogni e sul crollo di qualsiasi fiducia nell'umanità;non ci sono motivi per sorridere,c'è pessimismo e rassegnazione ,cosa che non succedeva ad esempio in film come "Trainspotting" dove la componente drammatica si alternava a quella ironica miscelata anche ad un approfondimento dei personaggi che qui non c'è perché non è quello il punto.
Prima ho citato Sarah,interpretata da una sontuosa Ellen Burstyn,che è l'elemento impazzito che sancisce definitivamente la grandezza di Requeim rispetto ad altri prodotti smili. Le critiche al film sono rivolte a trama e personaggi,ma il fattore-Sarah è quella variabile che cancella ogni critica possibile! La donna tele-dipendente,che scivola inconsapevolmente nel vortice della distruzione è di quanto più straziante e impensabile si sia mai visto in pellicole dedicate alla dipendenza;sfido chiunque ad immaginarsi ad inizio visione l'epilogo che attenderà Sarah,soprattutto per come è inscenato e per cosa ci vuole dire.
Ellen Burstyn ci offre una prestazione spaventosa,da Oscar senza dubbio,e il suo ruolo rappresenta appieno l'essenza del film e la sua critica alla dipendenza,ai mass media e a chi dovrebbe aiutare questa donna ma invece non lo fa. Il monologo con il figlio a tavola è davvero memorabile e inquadra in pieno la situazione che al giorno d'oggi molte persone similmente vivono.
Proprio i messaggi,i sottotesti,sono un altro punto forte del prodotto;è chiarissima la condanna al sogno americano ormai infranto,ma maggiormente mi ha colpito la critica a chi dovrebbe aiutare o incoraggiare persone deboli o in difficoltà:vediamo che tutte le comparse sono spesso complici del malessere dei protagonisti,come il viscido psicologo,le amiche di Sarah che la notano solo dopo il suo iniziale successo e gli inservienti\dottori che inveiscono contro i ragazzi pieni dei loro pregiudizi.
Molti hanno accusato la pellicola di essere un prodotto ruffiano che strizza l'occhio ai giovani d'oggi con una trama volutamente forte e con uno stile registico da videoclip. Credo che tutto queste affermazioni siano state fatte valutando la pellicola solo in superficie,non scavando nel profondo andando oltre i pregiudizi.
Sicuramente Requiem non è un lavoro perfetto,e diciamo che i difetti principali li ho riscontrati in un eccessivo auto-compiacimento del regista,che a volte purtroppo eccede nel suo manierismo e alla lunga questo può risultare stucchevole. Un'altra pecca è quella del trucco,con i 3 ragazzi principali che potevano essere "devastati" meglio nei loro momenti di crisi.
Straordinaria invece la colonna sonora diventata famosa in tutto il mondo,anche forse più del film.
Fra gli attori come detto spicca Ellen Burstyn,ma merita anche Jennifer Connelly che riesce a coprire la mancanza di spessore di Leto e Waynas.
In conclusione Requiem for a dream mi e piaciuto e mi ha emozionato,non annoiando nemmeno per un secondo nonostante alcuni eccessi nello stile registico. Darren Aronofsky si conferma un ottimo talento ,con un modo di fare cinema tutto suo che può anche non piacere ma che sicuramente non lascia indifferenti.
Secondo me se Requiem fosse uscito una decina d'anni prima sarebbe stato considerato un cult intoccabile,invece purtroppo la "carta di identità" dice anno 2000 e molti l'hanno stroncato solamente per la colpa di piacere e appartenere alle nuove generazioni.