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REQUIEM FOR A DREAM regia di Darren Aronofsky

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ferzbox     8 / 10  30/05/2015 15:21:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Requiem for a dream" è un illusione; quella di riuscire a risolvere un problema adottando una soluzione apparentemente efficace ma,dall'altro lato,assai più distruttiva; l'incoscienza dell'azzardare senza pensare,commettendo errori analoghi a quelli che hanno originato il male iniziale.
Se un palloncino sgonfio è sgradevole alla vista si può eliminare il problema gonfiandolo.....ma se si inserisce troppa aria al suo interno questo esploderà subendo una sorte ancora più beffarda.
Ognuno dei quattro personaggi vive un esistenza difficile,piena di difficoltà a cui porre rimedio; ognuno di loro conserva un sogno nel cassetto,una speranza di vita migliore,serena,nonostante il degrado che li circonda è logorante e difficile da affrontare.
Entrerà in gioco quell'illusione che avrà la capacità di aprire un piccolo spiraglio nelle loro vite frastagliate,innescando in realtà un processo ancora più degenerativo che trasporterà lo spettatore per mano; un viaggio verso l'abisso vissuto tramite una finestra che si affaccia in quella che potrebbe essere una possibile e triste realtà.
Il film di Darren Aronofsky è una forma di degrado e depressione che aumenta in modo esponenziale,intrecciando i quattro destini dei personaggi in un turbine di esperienze negative sempre più difficili da sbrogliare.
L'epilogo delle quattro storie è agghiacciante,sopratutto quella del personaggio interpretato da Jennifer Connelly....
Il titolo del film è azzeccatissimo....

Dal punto di vista tecnico non ho grosse critiche da fare,la pellicola è discreta sotto tutti i punti di vista,presentando pure qualche prova di stile con la MDP,però non mi sento nemmeno di elogiarlo eccessivamente,considerando che molte prerogative tecniche(come le scene velocizzate con tanto di dettagli) sono cose già usate da altri in passato e quindi abbastanza riciclate e non così originali....
Personalmente lo considero un film da consigliare; ha uno stile interessante ed il percorso emotivo che fa intraprendere allo spettatore presenta una certa forza,ma a conti fatti Aronofsky ha dato di più con "Il cigno nero" secondo me(almeno per quanto riguarda le sperimentazioni registiche)...."The wrestler" e "L'albero della vita" non li ho visti,quindi non posso giudicare; "Pi greco" invece e fin troppo sperimentale,bellissimo ma fuori dalle righe.....per quanto riguarda "Noah",bhè....credo che sia stato pagato molto bene...talmente bene che si sarà finanziato il suo prossimo lavoro....