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RAN regia di Akira Kurosawa

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Invia una mail all'autore del commento wega     10 / 10  12/03/2009 11:34:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film a 5 stelle. E si potrebbe anche non aggiungere altro. Capolavoro di indefinibile portata nella fase più occidentale del grande regista orientale. "Ran" è, con "Rapsodia d' Agosto" - a differenza di "Vivere" che è più che altro un monito a vivere appunto ma senza un corrispettivo d' età - il vero film sulla vecchiaia di Akira Kurosawa. Dalla semiotica fin troppo trasparente per essere un ritratto di una tutt' altro che lucida follia, in questa storia di un uomo tradito dai suoi stessi figli sarebbe interessante scoprire fino a che punto, il regista nipponico, abbia voluto ispirarsi alla propria tragedia personale che l' ha portato addirittura al tentato suicidio, in questa che è una trasposizione cinematografica della tragedia di Shakespeare del "Re Lear". Eccezionale perché non particolarmente parlato, dando spazio a toni apocalittici alla Herzog, sequenze di battaglie che con il digitale ce le scordiamo, e una fotografia caratterizzante che con il digitale invece proprio è andata persa per sempre. Kurosawa sapeva che stava avvicinandosi alla fine, e decisamente in questo film si sente. E come. Finale in un campo lungo memorabile. Chissà l' apporto che avrebbe dato Toshiro Mifune a questo film, un po' come la vittoria dell' Italia ai mondiali senza il commento di Bruno Pizzul (che non gliela perdonerò mai).