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RAN regia di Akira Kurosawa

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lukef     8½ / 10  10/09/2011 17:26:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto particolare questo kolossal d'estremo oriente in cui ogni scena è eseguita con la massima cura, rendendo così possibile ammirare immagini e sequenze davvero spettacolari. E' bello immergersi in queste realtà lontane dove si cerca ancora di mandare dei messaggi allo spettatore con quell'ingenuità ma anche quella franchezza di un tempo. Chi mai potrebbe non capire i destini di molti personaggi.. chi potrebbe conservare ancora dei dubbi sulle reali intenzioni della principessa Kaede? Kurosawa non cerca certo l'enigma, non vuole far sorgere dubbi ma solo far sì che l'intera opera venga letta come una parabola sull'eterna questione del bene e del male. A nulla serve nascondersi dietro un'etichetta ne tanto meno dietro a valori come onore e coraggio, per poter ingannare il destino sul reale degrado dell'animo umano. Neanche la redenzione viene ritenuta sufficiente per salvarsi dai propri peccati che prima o poi si pagano sempre. Il tutto protratto in un'atroce reazione a catena in cui ogni male ne genera un altro maggiore del primo, ma in cui i colpevoli sono gli stessi che prima causano dolore e poi ne diventano vittime.
Unico sopravvissuto colui che più di tutti era riuscito a mantenere un rigore morale realmente incontaminato e che si trova così solo, in un mondo distrutto e abbandonato dalla corruzione dell'animo umano.
Un altro aspetto che mi ha colpito è stato il rapporto tra i personaggi, in cui conviveva un'etichetta rigidissima e pure una schiettezza che spesso si rivelava assolutamente offensiva.. strana scelta.
Complessivamente dunque, il film è girato in maniera ineccepibile scontando purtroppo il peso di una durata di 2.35h che talvolta si traduce in momenti davvero pesantini, per non dire noiosi. Proprio per quest'ultimo aspetto non mi sento di dare il massimo della valutazione ad un'opera che per molti aspetti può davvero dirsi un capolavoro.