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RAN regia di Akira Kurosawa

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elio91     9½ / 10  15/10/2011 14:44:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressionante.
Credo sia inutile tentare di scovare altri aggettivi per definire meglio questo capolavoro di Kurosawa. E certo ce ne sarebbero tanti altri: solenne,maestoso,imponente,epico,mostruoso... tutte definizioni che calzano perfettamente a questo dipinto del Caos tracciato dal maestro giapponese.
Rielaborando Shakespeare,Kurosawa gira un film impermeato della cultura giapponese; va precisato che non è tratto da una storia vera ma ogni dettaglio,dalle spade degli eserciti ai loro costumi,affondano le radici nella storia del Giappone feudale.
Per il resto non è di certo il primo kolossal girato dall'Imperatore: Kagemusha,il suo lavoro precedente a Ran,vedeva scena di grande suggestione con eserciti schierati a combattere. Eppure Ran ha qualcosa in più che lo rende il miglior Kurosawa con I Sette Samurai.
Sarà perché come un grande pittore (e dipingere era una sua grande passione) il regista dipinge con estrema precisione caratteri e passioni di personaggi avidi e bramosi di potere,ma terribilmente umani. Stesso discorso per alcune scene di grandioso impatto visivo,su tutte quella dell'assalto alla fortezza di Hidetora che è tra le più sconvolgenti della storia del cinema. Ma questa grandiosità epica e visiva si allarga a tutto il film,lungo anche se lento ma che riesce a rendere giustizia a tutti i suoi personaggi (attori,specie quello che interpreta il vecchio re,strepitosi). Questo non accadeva per fare un esempio in Kagemusha,anche quello di grande durata ma a tratti un pò dispersivo.
Alcuni personaggi ricalcano altri già visti nell'universo di Kurosawa,come la lady del Trono di sangue che non a caso hanno un'altra cosa in comune,la più importante: anche quel film era una rilettura orientale di Shakespeare.

Ran è una parabola di rara bellezza sul potere e sul caos narrata da un maestro. Definirlo con tale semplicità magari non restituisce tutta la bellezze che permea questo capolavoro,ma tanto basta.