rain 6 / 10 02/11/2018 16:43:01 » Rispondi Pellicola abbastanza inusuale da parte di un regista solitamente "con i piedi ben piantati per terra" ma che questa volta sconfina nella metafisica sia pure usata solamente a mo' di espediente per raccontare la vita di persone che, direttamente o indirettamente, hanno toccato da vicino la morte. Ho avuto la netta sensazione che per queste storie convergenti Eastwood si sia ispirato alla "Trilogia della Morte" di Inarritu, il quale era riuscito a fare decisamente meglio. Il problema è che in "Hereafter" si avverte una sorta di sensazione di inconcludenza non capendo esattamente dove il buon Clint voleva puntare il dito. La lentezza (unita alla delicatezza) invece non è assolutamente un problema, anzi aiuta la mente dello spettatore a navigare in quello stesso limbo in cui si trovano i protagonisti. Peccato che tutti i pregi si fermino qui lasciando ben poca traccia nella memoria.