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RASHOMON regia di Akira Kurosawa

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amterme63     10 / 10  09/04/2006 18:34:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film all'apparenza cosė semplice ma con un messaggio scottante e fondamentale: l'impossibilitā di arrivare alla veritā. La trama č molto scarna: un samurai e la sua promessa sposa affrontano da soli un viaggio, ma vengono sorpresi da un malvivente. Qui il film prosegue con la scena del samurai morto. Cosa sia successo non č dato saperlo, come del resto non lo sa la giuria che deve fare il processo. Sia la sposa che il malvivente danno le loro versioni dei fatti, rappresentate come scene nel film. Ovviamente ognuno dā la colpa all'altro. Il regista č proprio impietoso nel mostrare l'opportunismo, la cattiveria e la falsitā che inquinano quella che dovrebbe essere una spassionata e oggettiva resa dei fatti. Infine c'č una trovata della giuria. Viene convocata una medium che dā voce alla versione del morto (!), ma tra le righe il regista ci fa capire che anche nell'aldilā ci si porta dietro gli stessi deleteri difetti della vita terrena.
La morale č che la veritā non esiste. Qualsiasi riferimento dei fatti viene inevitabilmente distorto dai vizi della persona che riporta i fatti. Triste morale ma utilissima. E' un invito a non fidarsi mai completamente di nessuno. Ricordiamocelo quando guardiamo il telegiornale o quando sentiamo i racconti di testimoni di delitti (vedi delitto di Cogne o di Casalbaroncolo). Di nessuno!.
Il film č veramente ridotto all'osso e addirittura in bianco e nero, ma la mancanza di effetti scenici č compensata secondo me dall'estrema efficacia e cura nel rappresentare le singole scene. Si vede proprio il grande regista.

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