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RASHOMON regia di Akira Kurosawa

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kubrickforever     10 / 10  12/09/2008 14:59:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assolutamente meraviglioso. Rashomon è un film che analizza l'aspetto introspettivo della natura umana. E' incredibile come le opere di Kurosawa appaiano sospese nel tempo, capaci di rievocare paesaggi e mondi ormai lontani. Rashomon è un film sulla verità, la verità - intesa come i rapporti umani - che spesso non corrisponde a ciò che gli occhi mostrano e che viene svelata solo quando l'individuo si trova in determinate situazioni o in momenti particolari della propria vita. Il caos interiore dei protagonisti è la rappresentazione della società giapponese nel 1950, confusa e stordita dalla seconda guerra mondiale, verso la sua conclusione. Fondamentale è la figura del monaco, che perde la propria fiducia nell'uomo per poi riacquisirla solo alla conclusione del film (bellissima la scena finale). Alcuni critici hanno accusato Kurosawa di non essere stato concreto fino alla fine e che la scena finale (ottimista) appare in netto contrasto con il messaggio pessimistico che la pellicola aveva trasmesso finora. A mio parere Kurosawa non voleva assolutamente dirigere un film pessimista, ma solo mostrare come l'uomo riesca ad assumere comportamenti totalmente differenti, da rimanerne in alcuni casi egli stesso sorpreso. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, la fotografia è impeccabile come del resto in molti altri lavori del regista giapponese. Quel gioco alternato di colori chiarissimi e poi scurissimi di botto, sono un'altra prova della tensione vissuta in prima persona dal popolo nipponico in quel particolare periodo storico.

Per farla breve, Rashomon è un fott***ssimo capolavoro.
Invia una mail all'autore del commento Totius  04/03/2009 02:20:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo in pieno...aggiungo una cosa che in pochi sanno.
Essendo psicologo e futuro psicoterapeuta di stampo rogersiano, dirò che in quegli anni il Giappone ha fortemente avvertito l'influsso di pensatori e psicologi umanisti come Carl Rogers.
Kurosawa non fa eccezione perchè la positività della natura umana è a fondamento del pensiero rogersiano e della psicologia umanistica in generale.