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MICKEY ONE regia di Arthur Penn

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atticus     7 / 10  23/08/2011 22:39:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oggetto anomalo, ma forse neanche troppo, nella filmografia di Penn, qui alla sua terza opera dopo l'acclamato "Anna dei miracoli". Il regista affronta un soggetto drammatico dall'accentuata componente paranoide (il protagonista vive in un vortice persecutorio da incubo), guardando a Kafka e seguendo lo stile cinematografico europeo allora in piena esplosione (Fellini, Godard, Malle) col rischio di apparire ambizioso ma impersonale, sperimentale ma criptico. La sceneggiatura ritrae magistralmente l'angoscia psicologica dell'uomo in preda alla depressione, così come il regista rischia alcune impennate surreali in grande anticipo sui tempi (perlomeno americani). Tuttavia c'è un pò di confusione e si fa fatica a seguire l'odissea reale/mentale di quest'entertainer da night club straordinariamente interpretato dal giovane Warren Beatty (futuro Clyde sempre per Penn). In ogni caso un film di grande modernità (sicuramente Tarantino ne avrà sentito parlare), pieno di idee e di suggestioni ottiche smisurate: non stupisce che all'epoca fu un fiasco su tutti i fronti e che in Italia si sia visto solo in versione sottotitolata sul satellite.