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SOLITARY MAN regia di Brian Koppelman, David Levien

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axel90     4½ / 10  24/09/2010 10:37:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storie di redenzione, di fallimento e poi di risalita, di chi abbassa la china per poi alzarla ancora più in alto. Il film gira intorno a questo e per fare ciò nei migliori dei modi lo fa affidando il tutto alla sapiente recitazione di Michael Douglas. Già perché è forse l’unico motivo e ben pochi altri per cui il film merita la visione. Ben è un uomo che possiede tutto: ottima famiglia, bellissima moglie, lavoro remunerativo e una vita sociale parecchio disordinata. Ormai sessantenne, decide di vivere sempre sul filo del rasoio, prendendo appuntamenti con giovane ragazze o mamme divorziate. Fatto sta che Ben si spinge forse troppo in là, in un punto per cui non sembra più uscirne. Per lui allora diventa un inferno, perdendo tutto e rimanendo solo, senza nessun punto di riferimento.
La storia si sviluppa come un drammatico con leggere virate alla commedia, il tutto secondo un gusto indie. La pellicola ruota tutta intorno a Douglas che offre una prestazione veramente convincente (merito anche del suo personaggio, abbastanza pompato ma sicuramente ben sviluppato). Il problema di fondo è che il film sembra ruotare esclusivamente sul fallimento e sul sesso. Non tanto scene di sesso (nessuna) ma il modo in cui se ne parla, in modo così ruffiano e poco attento, quasi bambinesco. Personaggi abbozzati, soprattutto quelli femminili, sinceramente deturpate e trattate come essere ignobili, più vicine a streghe in cerca di sesso e soldi. E poi retorica spartana, lunghe pause sul faccione di Michael per esprimere sofferenza e pietà. Cast da mettere paura, usato male. Temi del genere già stra-abusati da Hollywood rivisti in maniera più piacevole e diretta, ma spalmati su di un film poco convincente, prolisso e artificioso.
fabrix  01/10/2010 11:57:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi scusi ma un film del genere, da cosa doveva prendere spunto x essere più vivace convincente e meno artificioso??
Le ricordo che viviamo sulla terra nel XXI SECOLO, NON sulla luna.
Altrimenti sarebbe stato un film di fantascienza non le pare ??
Io trovo invece che questo film, rispecchi i vizi della nostra sopratutto Italiana società, ancor più di quella americana forse, quindi non vedo perchè si debba votare solo sulla base della storia e non anche su quello che tenta di evidenziare. Quello che ho letto su Daglas uomo, mi fa pensare che accettare l' ingaggio x questo film, NON sia stato solo il denaro.


axel90  02/10/2010 14:59:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che possa rispecchiare vizi e virtù di una società, americana o italiana che sia, posso non metterlo in dubbio. Ma non posso andare oltre il fatto che ciò che vuole evidenziare il film, lo è stato fatto in maniera frustata e tirata. Il fatto che Michael Douglas abbia fatto un film del genere non per soldi non significa che il film debba essere per forza bello. Ripeto quello che ho detto: il film non esprime i suoi temi in maniera convincente, affanna e non decolla con attori secondari tutti bistratti e fatti da parte. Non c'è quel brio o quella delicatezza che possono essere avvertiti in altri film. No, mi dispiace... non mi è piaciuto!