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BIUTIFUL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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oh dae-soo     9½ / 10  21/06/2011 23:40:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: sono presenti spoiler.

In una Barcellona che non profuma di paella ma di cibo in scatola, che sta lontana dalla rambla per percorrere stretti e sozzi vicoli, che invece della movida trasuda disperazione, vive Uxbal e i suoi due bambini. Uxbal è un uomo speciale, parla con chi ha appena lasciato questa vita, lo interroga, cerca di capire se passa al di là in modo sereno o con qualcosa rimasto in sospeso. Uxbal gestisce il mercato clandestino, sia quello dei neri che quello nuovo e dirompente dei cinesi. Non è uno sfruttatore, tutt'altro, quasi un mecenate. Vive in semipovertà coi suoi due figli. Li ama alla follia. Scopre di avere il cancro. Due mesi, al massimo, quello che gli rimane.
Film mastodontico sulla vita e sulla morte, sull'amore e sulla malattia, sulla speranza e sulla disperazione.
Inarritu quasi se ne frega del cinema. Se non fosse per la parentesi paranormale (invero, alla fin dei conti, minimamente ininfluente nel plot) ci sarebbe così tanta verità in Biutiful da star male. Perchè niente è più vero, penetrante e shockante nello spettatore quanto il tema della malattia terminale. Siamo praticamente costretti ad uscire dalla pellicola e porsi quella fatidica domanda: "e se capitasse a me?". Ogni singola azione, ogni singolo pensiero, ogni singolo rapporto non sarà più quello di prima. Due mesi. Perchè, allora, non subito? Perchè trascorrere fino all'utimo i nostri pochi e ultimi giorni? Perchè anche se la nostra vita è ormai una parentesi che sta per chiudersi (e abbiamo la tremenda (s)fortuna di saper quando), non lo è per chi farà scorrere il nostro sangue su questa terra per parecchio altro tempo. Uxbal lo sa. Uxbal che non ha mai conosciuto suo padre, fuggito giovanissimo in Messico. Ha di lui soltanto poche e vecchie foto. La sequenza del ricongiungimento post mortem con lui (che ricorda moltissimo il racconto finale di No country for old men) è di una bellezza e poesia unica. Uxbal vede suo padre giovanissimo, molto più giovane di sè stesso, perchè quella è l'unica immagine di lui che ha mai conosciuto. Son pezzi di cinema unici questi. Per questo motivo Uxbal abbraccia sua figlia. "Ti prego, ricordati di me. Non dimenticarmi" le dice. Perchè sa quanto sia importante avere un ricordo del proprio padre, un ricordo vivo, pelle contro pelle, viso a viso, col sudore e le lacrime che bagnano il viso e non una semplice e fredda foto. Se questo non fosse cinema, se questa fosse la vita reale, noi, grazie a Inarritu, grazie a Bardem (attore che considero un privilegio il solo poterlo veder recitare), sapremmo che no, è impossibile, la figlia di Uxbal non si dimenticherà mai di suo padre. Quel momento le resterà così scolpito nella memoria che nessun'altra cosa che le capiterà nella vita potrà mai avere la stessa forza e potenza nel ricordo. Uxbal ha avuto coraggio, umiltà, non è facile dir questo ai propri figli. Forse meglio lasciarli senza tanto rumore, come niente fosse, non con parole così forti e dirimenti per la loro vita futura.
"Biutiful", scrive erroneamente la figlia nel disegno. Già, beautiful, bellissima, quella che dovrebbe essere la vita. Ma alcune volte accadono cose, apparentemente piccole cose, come la notizia di avere un cancro. Il cancro è quella piccola lettera che sconvolge il significato, quella "i", una piccola ma tremenda variante nella bellezza della vita. Biutiful, appunto.
oh dae-soo  22/06/2011 10:23:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo Jelly che quel "stezzi" anzichè "stretti" dà veramente fastidio eh? Quando proprio hai un minutino non puoi far venire Mister Muscolo a cancellarlo? Si vede che la test pensava già al "sozzi" successivo. Se farai questo miracolo poi se vuoi cancella pure anche questa risposta. God bless Jell.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/06/2011 14:59:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Always be blessed.
oh dae-soo  22/06/2011 15:18:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amèn.
KOMMANDOARDITI  22/06/2011 21:43:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film non l'ho ancora visto però mi ha fatto inorridire questa strumentalizzazione superficiale di un malattia seria come il cancro alla prostata (che colpisce l'80% della popolazione maschile, anche se gran parte di questa percentuale umana muore prima per altre patologie senili o cause naturali).

Questo tipo di neoplasia ha un decorso molto lungo, nell'ordine di 10/15 anni e sentire di un protagonista a cui hanno prognosticato 2 mesi di vita mi fa contemporaneamente scompisciare ed incàzzàre come una bestia.
Altra cosa fondamentale: non è la malattia in se ad uccidere ma la sua diffusione metastatica in tutto il resto del corpo. I sintomi che il protagonista dovrebbe mostrare sono: dolori insopportabili alle ossa, ai polmoni (con sanguinamento e difficoltà di respiro) e alla testa (dovute a metastasi al cervello).

Ti sembrerà strano ma anche in ciò risiede il realismo più o meno valido di un film che pretende di farsene specchio.

Tu però non ne hai colpa ;)
oh dae-soo  22/06/2011 22:06:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nico, permettimi, ma se non hai visto il film come fai a criticarlo così? Uxbal aveva contratto il cancro da molto, era già in metastasi, praticamente alla sua fase terminale. Gli stessi dottori si arrabbiano perchè non capiscono come abbia potuto non farsi controllare prima. I dolori li ha fortissimi ma fa di tutto per nasconderli agli altri, ha sanguinamenti e alla fine difficoltà di rerpiro. Non so se il racconto della malattia che fa Biutiful sia perfetto al 100% ma senz'altro definirlo strumentalizzazione (senza neanche aver visto il film) mi fa specie che tu lo dica. Mia moglie è medico e non ha mosso alcuna critica. Il mio miglior amico, testimone di nozze, ha perso la madre così.

In più non è un film sul cancro, il cancro è uno dei tanti motivi per cui si può morire. Se uno stregone avesse detto con certezza a Uxbal che sarebbe finito sotto un treno 2 mesi dopo, era la stessa, IDENTICA, cosa. Il film parla della consapevolezza di dover morire e del teatativo di un uomo di lasciar il miglior ricordo possibile ai propri figli. Uxbal non lotta contro il cancro (anche qui non c'è strumentalizzazione in questo), chi guarda il film del cancro se ne scorda dopo 10 minuti.

Stavolta per me hai toppato e non tanto nel contenuto (perchè magari puoi sempre aver ragione) ma nel metter in modo assolutamente frettoloso il carro davanti ai buoi.

Ultima domanda poi: è possibile allora secondo te fare un film sul cancro?
A me sembra che più che diffusa strumentalizzazione di queste malattie ci sia al contrario una prevenzione dello spettatore su certi temi.

Sempre con amicizia parlando.
KOMMANDOARDITI  22/06/2011 22:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io mi sono basato esclusivamente sulle trame lette in giro sui vari siti (che non parlano affatto di questa scoperta ritardata della malattia), poi naturalmente sarò ben lieto di constatare il contrario.

La mia è stata un'osservazione istintiva/azzardata, dal momento che un malato di cancro prostatico (specificando il PROSTATICO) che ha due mesi di vita dovrebbe già essere ridotto ad uno stato di semi-paralisi vegetale. Questo mi sembra che nel film non si verifichi (stando sempre alle trame lette in giro).

Per quanto riguarda il trattare al cinema di questi tipo di patologia, credo che nella maggior parte dei casi ne sia stato fatto un uso strumentalmente commerciale, indirizzato soprattutto ad elevare l'appeal drammatico/pietistico/atroce di ogni pellicola in se.
Di esempi ce ne sono molti e se vuoi ne parliamo in profondità.

Comunque, come precisato in calce, non avertene per questa mia presa di posizione aprioristica, anche perchè è un mio metodo inveterato e tosto da estirpare.

Visionerò quanto prima il film e sarò ben felice di darti ragione :)

oh dae-soo  22/06/2011 23:40:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai che c'è Nico? Che qui rischiamo il paradosso. Cioè, tu contesti l'uso strumentale del cancro perchè in un film verità (a parte i 2 mesi) dovrebbero esser mostrati sintomi ben più evidenti, quelli che nella realtà sono propri di una persona in tali condizioni. Perchè parlo di paradosso? Perchè proprio nel caso in cui Inarritu avesse calcato la mano su sanguinamenti, svenimenti, principi di demenza e altro si sarebbe potuto parlare di uso strumentale. Quindi, se non fai vedere sei strumentale, se fai veder troppo anche peggio. Io ho apprezzato moltissimo il fatto che il rapporto intimo tra Uxbal e la sua malattia sia stato mostrato pochissimo perchè, ripeto, non era quello il tema portante. Io non so se il calvario del malato terminale sia stato ben descritto (poi una giornata è di 24 ore, un regista te ne mostra pochi minuti ed è lui a decidere quali), non ho neanche voluto chiderlo nel dettaglio a mia moglie. Qui ci sono 3 elementi: VITA-2 MESI-MORTE. In mezzo c'è Biutiful e la sua (per me) straordinaria bellezza, non il cancro.

Comunque le tue rimostranze son legittime e molto profonde.
suzuki71  23/06/2011 12:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...ma dai, questa poi....
Questo film non è una puntata di Elisir!
Insomma, è come dire che un film sui fiori di campo non va bene perchè la foglia destra della ventesima violetta a sinistra è troppo verde per essere appena spuntata...
La malattia è uno degli elementi di questo meraviglioso film che affronta diversi temi in una maniera quasi inarrivabile.
Infine, proprio per esser precisi, il protagonista si accorge della malattia a decorso molto inoltrato perche "nun c'ha na lira"!!!
Sono certo che se vedi il film lo apprezzerai tantissimo, e anche l'elemento malattia non stona, anzi.
oh dae-soo  23/06/2011 17:41:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente son d'accordo Suzuki, gli abbiamo risposto praticamente allo stesso modo. Però Nico si era informato e aveva brutte sensazioni, è giusto che le esponga e arrivi alla visione con i piedi di piombo. Io spero si ricreda, in caso contrario ne parleremo. Ciao.
elio91  30/06/2011 12:36:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto ieri sera,sono ancora scosso. Stupendo davvero,Bardem è un colosso e gli oscar non si meritano questi film e questi attori. Si tengano i loro Discorsi del Re e Firth (bravissimo,per carità) che però questa intensità la vedono col binocolo. Gran commento,ho fatto bene a non leggerlo altrimenti mi sarei rovinato tutta la visione dato che il finale mi ha lasciato di stucco.
oh dae-soo  30/06/2011 14:44:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, infatti ti avevo avvertito di non leggerlo...
Ti ringrazio, anche se in realtà ho fatto un commento che tralascia quasi 3/4 delle tematiche e degli accadimenti del film. Il problema è che quello di cui ho parlato mi ha assorbito così tanto da (quasi) dimenticare il resto. Oggi pomeriggio vengo a vedere il tuo, ora son proprio di passaggio... Ciao!