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BIUTIFUL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  29/06/2011 14:35:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nei bassifondi di un' irriconoscibile e fatiscente Barcellona si muove Uxbal,sorta di factotum che sopravvive sfruttando traffici di varia natura nelle vesti di intermediario tra malavita,immigrati clandestini e autorità compiacenti dietro lauta ricompensa.Javier Bardem è una memorabile maschera di angoscia e sofferenza,padre amorevole e severo,marito amareggiato da una moglie dedita all'alcol e mentalmente instabile ,si fa carico di quella famiglia disarmonica alla quale tenta di donare un pizzico di solidità.Un cancro incurabile gli stravolge la vita,i suoi due figli diventano priorità assoluta e durante i due mesi a disposizione deve riavvolgere i fili di una vita riprovevole per garantire all'adorata prole qualcosa di importante.In fin dei conti un'inezia temporale da superare sotto pressione prima che il suo corpo raggiunga il limite e quella data di scadenza ormai assodata.
Per Inarritu niente più tortuose intersezioni narrative,orfano del fidato sceneggiatore Guillermo Arriaga il regista messicano imprime su pellicola un deprimente e lineare quadro odoroso di vita ai margini,di paura e disperazione,lasciando tuttavia filtrare anche in un contesto così sgradevole quell'amore che a volte può far miracoli .La tentacolare città catalana indifferente alle preoccupazioni di Uxbal viene eletta a culla (poco accogliente) da famiglie africane dirottate in strada nella speranza di fare qualche euro vendendo paccottiglia fornita dai cinesi.Ossia altri sventurati stipati in cantine gelide e obbligati a turni massacranti,strati sotterranei di una civiltà mai così distante da Sagrada familia e spiagge assolate.
La robustezza di "Biutiful" sta soprattutto nella determinazione di un dolore lancinante espresso da un pensiero a più voci canalizzato in una singola disgrazia,quella di un uomo a suo modo rispettabile e definitivamente redento dalla necessità .
Ombroso e trasandato come i posti che frequenta,risoluto nel voler rimanere radicato nel ricordo essendo cosciente di ciò che comporta non avere memoria ,Bardem domina la scena galleggiando tra vita e morte mosso da un senso di responsabilità paterno finalmente concreto.
pat3  30/06/2011 10:00:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
già...film meraviglioso e Bardem strepitoso...

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  30/06/2011 13:01:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:)

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