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BIUTIFUL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Weltanschauung     8½ / 10  24/05/2012 12:55:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In Biutiful Inarritu ci trascina nelle zone infere di una Barcellona cupa e desolata, tra sentieri colmi di dolore, sopraffazione e disperazione.
Ci fa respirare un'atmosfera intensa ed indigesta sin dalle prime inquadrature.
Il messicano, al suo quarto film, decide di abbandonare la narrazione ad intreccio, eliminando così salti temporali e sovrapposizioni, scegliendo invece la linearità e dedicandosi interamente ad un unico personaggio.
Alla sceneggiatura troviamo la solita collaborazione con l'ottimo Arriaga, alla fotografia Rodrigo Prieto alle prese con cieli scurissimi e colori forti, ed alle musiche il buon Gustavo Santaolalla.

Biutiful ha la rara dote di mostrare una storia di degrado in maniera viva e lucida, ma aldilà degli aspetti tecnici, il soggetto che rende il film strepitoso è Javier Bardem, che dona anima e corpo ad Uxbal, un personaggio complesso e sofferente.
Un uomo che ci viene subito presentato nel suo dramma interiore: un cancro aggressivo alla prostata gli concede soltanto due mesi di vita.
Il lavoro di Inarritu è dunque subito esplicito divenendo un lungo percorso di redenzione, la regia ne segue gli intenti, portentosa e priva di virtuosismi, descrive alla perfezione la condizione di un uomo contraddittorio in caduta libera, sia fisica che morale.

Uxbal è padre di due figli, Ana e Mateo, che ama profondamente, ed una ex moglie(una intensa Maricel Alvarez) afflitta da depressione.
E' un personaggio multiforme, si trascina per i quartieri sporchi di Barcellona tra traffici illegali e spiritismo, la sua malattia è un universo di paure che gli esplode nel cervello, una febbre intollerabile.
Ogni attimo è per lui un' occasione di accettazione del suo strano destino e di immersione totale nella realtà, ma il presente è fatto di sopraffazioni, di rottami, di tristezze debilitanti, di nostalgie indefinite, di frammenti e sentimenti contrastanti: è caos, ad Uxbal manca la terra sotto i piedi ed una riconciliazione con chicchessia diviene per lui un impresa.

La città vecchia(come la chiamerebbe De Andrè) in cui si dimena è totalmente indifferente alla sofferenza umana, non vi è possibilità di dominarne gli sguardi, il fato sembra indicare una propensione alla guerra e all'odio che rende insostenibile tutto il resto, egli cerca di rimanere in piedi tra le rovine, provando ad accettare suo malgrado l'idea di una fine prematura(" non aggrapparsi alla vita come fa la gente sciocca"). Osserva questa sua inquietudine della morte in profondità ed a poco a poco riesce ad uscire dalla forma, dal corpo, fino ad esplorarla dal di fuori.
E così che anche la paura si dissolve, ed egli, tramite un sogno in cui fuma una sigaretta insieme al padre mai conosciuto, comprende con un dolce sorriso di essere vita eterna.
Sulla strada della redenzione, la sua via diviene inevitabilmente luminosa.

"Il malato? Un metafisico suo malgrado."(E.Cioran)
VincentVega1  24/05/2012 14:10:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bull, la sceneggiatura non è di arriaga (infatti abbandona le storie ad intreccio) ma di inarritu stesso.
Weltanschauung  24/05/2012 14:45:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah ecco perchè questo cambiamento, avevo dato per scontata la loro collaborazione.

Vinc, bellissimo Amores Perros.
VincentVega1  24/05/2012 15:18:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uh grande. puoi tralasciare babel e 21 grammi allora (se non li hai già visti).

ah, un film che potrebbe piacerti un sacco è assolutamente "shame" con fassbender. recuperalo immediatamente.
Weltanschauung  24/05/2012 16:15:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto pure Babel mesi fa, pensvo peggio..

Shame e Hunger li ho già in lista da un pezzo.
VincentVega1  24/05/2012 18:39:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
muoviti. shame soprattutto, che ti piacerà sicuramente di più.
elio91  24/05/2012 14:17:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verissimo, i due adesso si detestano.