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BENEATH HILL 60 regia di Jeremy Sims

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Febrisio     7½ / 10  10/03/2013 14:14:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il regista australiano Jeremy Sims dopo la poco ispirata introduzione condita da un romanticismo che non sa mettere le ali, accende la miccia imprimendo ritmo e carattere. Le scene alternano eroismo, commozione e cameratismo, mettendo in risalto una guerra invisibile come tentò di spacciare Uwe Boll con il vietnamita Tunnel rats. La conquista delle celebri trincee della prima guerra mondiale lasciano spazio ai corridoi d'argilla blu. Non ci si concentra solamente sugli avvenimenti sotterranei, ma lo svolgimento parallelo con gli accadimenti sovrastanti sono coinvolgenti in tutti sensi; dalle fangose scenografie ben fotografate agli avvicendamenti bellici della tutt'altro che imperante collina belga. Avvicendamenti racchiusi in lasso di tempo a cui non si da' peso, preferendo il buon ritmo contraendo e distesdendo a piacimento il tempo che rimane racchiuso e limitato da alcune didascalie storiche. Il manipolo di soldati dai singolari cappelli è ben strutturato senza putroppo uscire dalle righe. Convince nella scelta di attori pressochè sconosciuti. Personalmente iniziare un altro film di guerra impone un'incertezza che viene ben presto smarrita da un paio di scene suggestive. Che io ricordi, non conosco parecchi titoli riguardanti la prima guerra mondiale, anche perchè snobbata dalla patriottica Holliwood. Colta l'oppurtunità, gli australiani firmano un prodotto in cui ricordano fatti perduti nel tempo, in cui dichiarano la loro fondamentale presenza in una guerra lontana dalla terra nativa.