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POSETITEL MUZEYA regia di Konstantin Lopushanskij

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Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf     9 / 10  19/03/2011 18:56:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parlando di capolavori misconosciuti, ecco un film assolutamente da vedere!
Konstantin Lopushanskij, regista sovietico poco conosciuto, si è formato grazie agli insegnamenti del magistrale Tarkovskij(di cui è stato collaboratore nel suo capolavoro, Stalker)e vedendo questo "Posetitel Muzeya"(conosciuto anche come "Visitator of a Museum")non sarà difficile notare sin dalle prime immagini una certa somiglianza con lo stile del maestro.
Non so se si tratta del capolavoro del regista(ho visto soltanto due dei sue film, anche se la sua produzione è stata piuttosto esigua), però credo che valga più o meno quanto il suo film più acclamato, "Letters from a Dead Man", film meno nichilista e più "speranzoso"(ma non meno angosciante)e forse più contestualizzato.
Non mi soffermerò a lungo sulla trama perché ci tengo a sottolineare la bellezza delle immagini e dei colori, della riproduzione di un mondo ormai in declino, prossimo allo sfacelo.
La bellezza del film, oltre che nella scelta coerente delle tematiche, è allora di natura estetica.
Il film, come anche in altri dello stesso Lopushanskij, è ambientato in un futuro non meglio precisato(ma prossimo) e mostra la distruzione della civiltà, segnata dal vuoto e da cumuli di macerie, condannata (d)al silenzio di un Dio insensibile al dolore umano.
Gli umani sono divisi in due categorie: quelli normali e i "deformi", che praticano una sorta di culto che prega Dio di liberarli dal dolore che li circonda.
Il protagonista si recherà in una sorta di "pellegrinaggio" come semplice visitatore in una zona inaccessibile... ma poi scoprirà di essere il Messia, il predestinato, colui che dovrà farsi carico del dolore universale degli uomini, di fare da intermediario con Dio per la salvezza dell'umanità.

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KOMMANDOARDITI  19/03/2011 21:26:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film ce l'ho in archivio da parecchi mesi ma non ho mai trovato il tempo di vedermelo. Hai fatto benissimo a commentarlo (ho preferito comunque non leggere ciò che hai scritto, per sicurezza).

In quanto a capolavori russi sconosciuti, ti consiglio vivamente di recuperare il mastodontico PHILOSOPHY OF A KNIFE di Andrey Iskanov, pellicola/incubo che rielabora e tritura in chiave surreal-industrial la vicenda storica della famigerata "Unità 731" (l'Auschwitz cinese in poche parole).
Se puoi, fatti un giro sul forum, giacchè nel thread dedicato ai TRAILER PIU' ASSURDI ho personalmente inserito un esplicativo trailer relativo proprio al film in questione.

A presto!
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  20/03/2011 01:37:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, poteva esserci qualcosa di spoileroso(non sono proprio bravissimo a dosare le sentenze spoilerose!), cmq mi informerò senz'altro su questo film!
Di Lopushansky potresti vedere anche "Dead man's letters".