JOKER1926 7 / 10 12/07/2009 19:37:31 » Rispondi Dopo l'ammaliante (e sotto alcuni aspetti Unico) "La Parola ai giurati" il maestro Sidney Lumet si ripete (almeno in parte) proponendo al pubblico "Il Verdetto" film drammatico a sfondo Giudiziario.
"Il verdetto" presenta una trama bellissima e coinvolgente, un "avvocatuccio" ubriaco con problemi personali avrà l'opportunità di risorgere nel suo lavoro; Paul Newman nei panni dell'avvocato da sfoggio ad una prova eccellente, l'attore è in grande spolvero, praticamente impeccabile e soprattutto molto "umano" e simpatico. La sceneggiatura nel complesso a Mio avviso non presenta pecche rilevanti, insomma la regia progetta un film incentrato sulla figura dell'avvocato e dunque lascia poco tempo alle aule giuridiche per viaggiare nella mente, nel mondo di un uomo in difficoltà ma con tanta voglia di riscatto; insomma Lumet cura in modo scrupoloso la vita privata del protagonista e quasi sempre il tutto sfocia in drammaticità.
Sorretto inoltre da una fotografia sontuosa e da buone musiche "Il verdetto" riesce ad incantare il pubblico, magari tale film non regge il paragone con "La parola ai giurati"; magari questa ultima enunciata pellicola del 1957 risulta essere più "intensa" e soprattutto più geniale, ma, a conti fatti, "Il verdetto" resta un egregio lavoro cinematografico senza retorica (e non è facile per film del genere!) con un finale asciutto e commovente edificato da dialoghi puri e teoretici. La sequenza conclusiva inoltre soddisfa pienamente lo spettatore… L'avvocato è finalmente rinato…