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ALADDIN E IL RITORNO DI JAFAR regia di Toby Shelton, Ted Stones, Alan Zaslove

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hghgg     6½ / 10  09/01/2015 10:57:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo sequel di quel meraviglioso prodotto d'animazione e intrattenimento che fu "Aladdin" è stato prodotto e creato non per il cinema ma soltanto per lo schermo televisivo e diamine si vede. Fondi infinitamente più bassi e comparto grafico tremendamente più scarso. I disegni, le scenografie e l'animazione sono di qualità infima rispetto allo spettacolo visivo del capostipite, la differenza è visibile perfino ad un "profano" dell'animazione e del disegno, i tratti sono più approssimativi, semplici, grezzi; tuttavia non posso negare che lo staff di animatori e disegnatori sia riuscito a mantenere una certa valida atmosfera nelle ambientazioni e in alcune scene. Prima di tutti la sequenza dell'orripilante fine di Jafar che da mezzo punto in più al film. Sono proprio i disegni così grezzi e più approssimativi rispetto ad "Aladdin" a donare a quella scena un qualcosa di straniante e disturbante, Jafar-Genio che si dissolve in un lago di lava è una roba che non dimenticherò tanto facilmente.

Per il resto di memorabile c'è poco, di sicuro ci sono i personaggi del redento Iago, del Genio e di Jafar a tenere in piedi tutto, pur non essendo in forma smagliante come nel film del 1992 anche qui mantengono una buona parte del loro carisma. Ottimo il doppiaggio di Proietti e Corvo, ancora una volta.

Molto carina la scena di Jafar che esaudisce i tre desideri di Abis-Mal (o come diavolo si chiama) ma la vera scena "iconica" di questo sequel è lo scontro Genio-Jafar con quest'ultimo netto vincitore che sfotte l'avversario con la (per me) indimenticabile canzoncina "Tu sei di serie B" (mi ripeto, un grande Massimo Corvo).

Fine (un po' più epica, perché quella di "Aladdin" era veramente una fine da còglione) definitiva per uno dei migliori cattivi Disney di sempre.

Sequel povero di mezzi, disegnato e animato in maniera grezza e più superficiale e con una storia certamente meno coinvolgente ma tutto sommato divertente e onesto, se poi ci si mettono di mezzo i tanti ricordi d'infanzia allora direi di premiarlo con una pienissima sufficienza.
Vitichindo  09/01/2015 13:39:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peccato solo che lo scontro tra Genio e Jafar sia un pò troppo breve, comunque ai ragione... questa volta ha avuto una fine decisamente più consona ad un cattivo come lui, ed asnche un pò poù ardua (se mi è concesso dirlo).
Un'altro riscatto che ha avuto qui questo cattivo è stata indubbiamente la canzone, decisamente ****. Diciamocelo, quella canzonetta presente nel primo ("e così, il principe Alì ormai è finiitoooo.... dite addio al principe, Alììììììììì!!!!!) facevaaa... venire un pò il latte alle alle ginocchia, non era una buona canzone per un cattivo!
hghgg  09/01/2015 13:53:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh si dopo tutta la meravigliosa cattiveria dimostrata, il modo in cui è finito nel primo era davvero disonorevole (così, in cinque secondi...), sulla fine di Jafar siamo d'accordo. La canzone qui è indimenticabile sono d'accordo però il fatto è che in "Aladdin" Jafar in realtà non ce l'ha proprio, una canzone. Quel pezzo che dici tu alla fine è perfetto, è Jafar che piglia per il cùlo la canzone con cui Aladdin era entrato trionfalmente in città, è un pezzo cattivissimo, una vetta di quel gran bàstardo :D Preferisco quel pezzo alla canzone, vera e propria, di questo film fermo restando che "Tu sei di serie B" è un momentone.