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SAVAGE regia di Brendan Muldowney

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  06/07/2012 10:41:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dublino secondo Brendan Muldowney è una fogna a cielo aperto,ovviamente il ritratto di una città lurida popolata dalla peggio gioventù è solo un modo per giustificare l'estremismo da cui "Savage" attinge la propria ragione d'essere.Film non originale ma quanto meno non insignificante nell'intelaiatura, tesa a mettere in luce il declino psico-fisico della vittima più che insistere su una serie di esecuzioni sommarie.
Al centro del casino un mite fotografo,capello lungo e occhialetto da bravo ragazzo è il tipico agnello sacrificale di una società prevaricatrice.Si intimorisce per l'occhiataccia di un grezzone da pub,non reagisce davanti le provocazioni di quattro sbarbatelli stazionanti nottetempo dinnanzi la sua dimora,fino ad essere oggetto di una vile e violentissima aggressione da parte di due brufolosi ragazzetti che armati di cutter gliene combinano di ogni.
I personaggi come il padre malato o la potenziale fidanzata sono molto marginali,tutto poggia sulle spalle di Darren Healy,bravo nel farsi carico di una personalità in divenire ispirata dalla legge della strada, in cui alla violenza si replica con la stessa moneta.Un film di discreta fattura,ben curato fin dalla livida fotografia ma clamorosamente claudicante in alcuni frangenti.L'operazione chirurgica che restituisce fiducia ed iracondo livore è un evento scontato e se vogliamo anche simbolicamente pacchiano,il finale poi non è affatto all'altezza delle aspettative.Violento ma piuttosto incolore a chiusura di un lavoro caratterizzato da passaggi notevoli -soprattutto quando focalizzati sull'interiorità del protagonista- e sconsideratezze assortite,tra ammiccamenti a "Taxi Driver" e abbattimenti di ovini davanti ai quali più che inquietarsi si sorride.