jack_torrence 7½ / 10 06/11/2010 12:38:55 » Rispondi Potente affresco sulla vendetta e sul perdono. Su quanto sia difficile o impossibile pensare o illudersi di arginare l'aggressività, sempre rinfocolata dall'istinto di rivalsa. E' un film che, attraverso il suo protagonista, predica il perdono (come unico modo per impedire che - di rivalsa in vendetta - l'escalation della violenza diventi catastrofica), ma non s'illude sulla sua capacità di poter più che contenere e limitare i danni.
Il limite che impedisce al cinema della Bier di essere davvero grande, è che dà l'impressione di star sempre a dimostrare una tesi (anche se attraverso una messinscena di forte impatto e grande verosimiglianza) senza un tocco di genio che porti tutto alle estreme conseguenze. Sembra fermarsi un attimo prima e ricomporre il film con un finale che se non consolatorio è sicuramente pacificato. Questo probabilmente le garantisce un'audience maggiore. Per sua espressa ammissione, non è sua intenzione congedarsi dallo spettatore con un pugno nello stomaco...
Non a caso, Miglior film per il Pubblico - oltre al Gran Premio della Giuria, al festival di Roma 2010.