Satyr 6½ / 10 16/03/2011 01:14:49 » Rispondi All'inizio sembra un classico racconto di formazione, in realtà la Bier utilizza l'amicizia tra due piccoli ragazzi per interrogarci sull'effettivo valore dell'educazione e della disciplina in un mondo che sembra aver ceduto il passo alla violenza.
Buona la prima parte in cui la regista danese tratteggia con efficacia le personalità dei protagonisti, mantenendo sempre alta la tensione; male quando la storia si suddivide su due livelli temporali focalizzandosi sul personaggio di Anton, padre/modello dall'etica impeccabile. Il suo è un ruolo che non incide, poco credibile nella forzata parentesi africana, addirittura banale quando alle prese con la mediocre parabola del porgi l'altra guancia.
A penalizzare ulteriormente le cose ci pensa un ultimo quarto d'ora furbo e consolatorio in cui la Bier depone le armi in favore un lieto fine estremamente convenzionale. Cosa che stona non poco con i toni drammatici dell'intera pellicola. Ovviamente mi aspettavo molto di più. Buono, ma l'oscar per il miglior film straniero è troppo. Ennesima toppa.