caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MY DAUGHTER regia di Charlotte Lim

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     8 / 10  04/11/2010 21:30:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presentato al Rotterdam Film Festival, "My Daughter" è un dramma asciutto, scarno e minimale proveniente da una regista (Charlotte Lim) indipendente, che sembra far parte, con molti altri registi malesi, di una sorta di new-wave d'autore: film in no-budget, spesso quasi amatoriali, che parlano di drammi familiari, rapporti difficili, amori, incomunicabilità.

"My Daughter" si pone perfettamente in questa new-wave, presentandoci un cast praticamente al femminile (esclusi tre ruoli maschili, piuttosto marginali), dove l'inquadratura è asciutta e grezza, il dialogo spesso assente. Sembra di vedere l'opera di uno Tsai Ming-Liang alle prime armi: la ricerca dell'immagine, del corpo, con l'annullamento di ogni azione, della parola. Infatti, in "My Daughter" a prevalere sono i sentimenti dei personaggi: lunghissime inquadrature fisse sui pianti, sugli sguardi muti, sulle grida. Non si parla di tragedie portate ai massimi termini, si parla di disagio, di pura quotidianeità.

Possiamo, infatti, più volte scambiare il film per cineveritè, quasi dogma, anche se la recitazione (in effetti, abbastanza mediocre) incide poco su questo fronte. Cinema suggestivo e cristallino, privo di fronzoli e minimale in tutto (persino nell'esigua durata), che trova fosforo nel finale bizzarro e inaspettato.

Bello. Un film piccolo, ma ancora una gran bella sorpresa dal cinema d'autore malese.