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ARRIETTY - IL MONDO SEGRETO SOTTO IL PAVIMENTO regia di Hiromasa Yonebayashi

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eletar     8 / 10  18/08/2012 15:25:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sembra scontato da dire ma mi riesce molto difficile scegliere tra i film di Miyazaki. Tutti, indistintamente, mi hanno regalato emozioni che vorrei raccontare. Stavolta ho scelto l'ultimo capolavoro in ordine di tempo, perché mi ci sono immedesimata come mai prima. Ho trovato Arrietty una trasposizione cinematografica semplice e fedele di tutto ciò che è la vita. E' questa una delle qualità che più ammiro di Hayao Miyazaki: riuscire a metterci di fronte alla realtà in modo diretto ma al tempo stesso incredibilmente gentile, tanto che non ce ne accorgiamo subito. Solo quando termina il film ci ripensiamo su e capiamo che abbiamo vissuto in una fiaba anche per i grandi, i cui contenuti coinvolgono emozioni che vanno al di là di semplici "innamoramenti" o "amicizie". Come si usa dire, è "una questione di punti di vista", e lo Studio Ghibli non vede le cose solo in bianco e nero, ma ci ricorda sempre che al Mondo esistono anche diverse sfumature. Quindi diciamo che potremmo definire Arrietty come la storia di un legame profondo; ma non solo. E' la paura di crescere che abbiamo provato tutti. E' la paura del domani e la voglia di affrontarlo a testa alta che tutti continuamo a provare ogni giorno. Spesso non mi capacito di come con tanta delicatezza si possano trasmettere sensazioni così forti. L'unica piccola pecca di tutto il film potrebbe forse essere la sua conclusione, che ti lascia un po' di amaro in bocca per le vicende che restano in sospeso. Ma dopotutto, c'è da chiedersi, c'era forse un finale migliore? Credo che nessuno sarebbe stato in stile Miyazaki come l'attuale
pilone  21/10/2012 11:48:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che il film NON è di Miyazaki
eletar  25/10/2012 13:11:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho capito, ma la sceneggiatura si che è di Miyazaki, che aveva letto la storia in gioventù e che l'ha trasposta dall'originale ambientazione dell'Inghilterra degli anni 50, ad una Tokyo del 2010