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LA DONNA CHE CANTA regia di Denis Villeneuve

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willard     9 / 10  16/02/2011 16:42:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sullo sfondo della guerra civile fra Cristiani e Musulmani che dilaniò il Libano negli anni '70/80 si svolge la storia di questo film, drammaticamente feroce, che tiene la tensione dello spettatore sempre alta pur non avendo ritmi elevati, ma riesce a creare un'inquietudine di fondo che non si allenta nemmeno dopo lo scioccante finale.

Costruita su una solida sceneggiatura di natura teatrale, la storia mette in gioco le diverse fazioni religiose, altalenando con spietata lucidità sulle crudeltà commesse da entrambi le parti, tanto che ad un certo punto devi concentrarti per capire da che parte stanno l'uno o l'altro dei personaggi.

Il tema di fondo rimane l'odio, profondo e inarrestabile che si genera fra gli uomini a causa di un qualcosa di astratto come la religione che in situazioni del genere appare come la cosa più stupida del mondo, e l'amore di una madre, incrollabile pur dopo aver subito i peggiori soprusi.

Bravissima Lubna Azabal nel ruolo della protagonista e ottima la regia scarna ed efficace di Denis Villeneuve, che alterna flashback dal passato alle vicende del presente da cui parte il film, muovendosi su due direttrici che convergono all'apice finale, mettendo gradualmente in scena i vari ingredienti, che altrettanto gradualmente incendiano (non a caso il titolo originale del film è "Incendies") la storia, le anime e la terra per far apparire finalmente il quadro completo.

Una storia alla quale continuerete a pensare anche ben dopo essere usciti dal cinema...

P. S.
Il film meriterebbe di essere visto anche soltanto per i due bellissimi gioiellini dei Radiohead (dall'album "Amnesiac") che vi sono incastonati.