caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ADAM CHAPLIN regia di Emanuele De Santi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  12/07/2013 10:10:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Estremo splatter-movie italiano diretto, sceneggiato ed interpretato da Emanuele De Santi, sorta di palestrato con cervello non atrofizzato (ha curato anche le musiche) che simpaticamente si tramuta nella versione maccheronica del mitico Kenshiro.
Vedere per credere; le scariche di calci e pugni che abbattono gli avversari riducendoli in ammassi informi di carne ricordano palesemente il noto anime, come del resto le pose plastiche che il nostro assume prima di ogni combattimento.
Sono molte le influenze che instradano questo giovanotto: abbiamo i deliri sanguinolenti del primo Peter Jackson uniti ai tipici geyser nipponici (in questo caso sostituiti con vere e proprie secchiate di liquido rosso), e citazioni concettuali relative a "Il corvo", o di tipo visivo, più che altro scenografico, nell'emulare una certa alienazione urbana spesso presente nei film di Tsukamoto.
Lo stesso villain sembra la versione "mad doctor" di Jason Voorhees, ed indimenticabile è il duello finale durante il quale gli amanti del filone potrebbero avere un orgasmo incontrollabile.
Abbondano i personaggi assurdi (eppure azzeccati): su tutti si erge il demone che appollaiato sulla spalla del protagonista ne guida le gesta, altrettanto indimenticabile il corpulento sicario, versione ritardata del The Ram di "The Wrestler" con minaccioso make-up di derivazione black-metal.
"Adam Chaplin" ha il solo torto di prendersi troppo sul serio, ed è un peccato visto che i momenti ridicolmente involontari abbondano scatenati soprattutto da situazioni clamorosamente grottesche e dall'improponibile qualità dei dialoghi. L'evidente pochezza di mezzi è aggirata con grande abilità non pesando mai più di tanto, a differenza della recitazione spesso imbarazzante.
Bizzarro, squilibrato e iperviolento, però anche maledettamente divertente nonostante sia poco più che un'esibizione grandguignolesca in cui nulla viene risparmiato.