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STAR WARS EPISODIO II L'ATTACCO DEI CLONI regia di George Lucas

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Dom Cobb     8 / 10  30/05/2017 23:54:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Galassia si dibatte in una crisi che peggiora di ora in ora: capeggiati dall'elusivo Conte Dooku, decine di sistemi minacciano di staccarsi dalla Repubblica. Quando la senatrice Amidala, figura chiave nel dibattito riguardo la creazione di un esercito per contrastare i Separatisti, diventa il bersaglio di numerosi attentati, i Jedi Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker vengono incaricati di proteggerla. Mentre il primo si occupa di rintracciare l'autore del complotto, il secondo finisce per innamorarsi, ricambiato, della giovane senatrice...
Cavalcando l'onda del successo, più commerciale che critico, del, all'epoca, non ancora così odiato primo episodio della trilogia prequel, Lucas si getta a capofitto nella creazione del seguito, che fin dall'inizio viene pensato come un ponte per collegare, sia in termini di storia che di atmosfere, le vicende più leggere e scanzonate de La Minaccia Fantasma con quelle tragiche del conclusivo episodio successivo. Ancora più balzi in avanti vengono fatti nel campo della tecnologia, con l'introduzione della fotografia digitale, e gira che ti rigira, ancora una volta il prodotto rilasciato nelle sale viene accolto in maniera mista, anche se forse leggermente più positiva. Ora, posto che i prequel hanno avuto un ruolo importante nella mia giovinezza tanto quanto i film originali, è impossibile per me guardarli in modo negativo, e ciò include anche questo secondo episodio. Ma anche a livello oggettivo, non me la sento di chiamarlo veramente un brutto film.
E' interessante notare come, sotto certi punti di vista, vi siano delle migliorie rispetto all'immediato predecessore, mentre per altri, invece, si faccia un lieve passo indietro. Sul lato tecnico, si rimane su livelli eccezionali, dove a farla da padrone, ovviamente, sono gli effetti speciali: ma adesso sono passati del tutto i tempi degli effetti pratici e dei pupazzi, adesso tutto ciò che rimane di vero sono passerelle isolate per dove camminano gli attori e un sacco di schermo blu, che verrà poi sostituito da effetti digitali in post-produzione. Ammetto che questi ultimi possono essere un tantino invasivi, soprattutto perché, riguardandoli oggi, in più punti mostrano un po' la loro età;


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ma allo stesso tempo, essi permettono la creazione di un così grande numero di ambienti diversi e variegati, e tutti loro vengono sfruttati in maniera così creativa, che mi sento costretto a chiudere un occhio. I mostri convincono, i mondi sono colorati e originali, e perfino idee più ispirate alla realtà di altre, come una sorta di bar degli anni '60 nel bel mezzo di Coruscant, stranamente funzionano. Ne La minaccia Fantasma, il mix di effetti digitali e pratici conferiva al tutto un look più brillante e fresco, mentre qui filtra spesso uno sgradevole sentore di patinato, ma non è una cosa che rovina il film a livello estetico.
Di per sé, anche la storia e parte della sceneggiatura rappresentano un netto miglioramento: se La Minaccia Fantasma era più un prologo per presentare il mondo della Repubblica e gettare i primi semi della storia che verrà, qui i collegamenti alla vecchia trilogia sono più solidi: adesso, Anakin è un vero e proprio co-protagonista, pertanto è su di lui che la trama si concentra di più, e di conseguenza si entra nel vivo della storia che i prequel hanno sempre avuto il compito di narrare. Certo, creare un capitolo incentrato solo e soltanto sulla costruzione psicologica di un personaggio è una mossa azzardata, anche troppo, perciò vi è anche il bisogno di aggiungere un po' di suspense e azione, con la sottotrama relativa agli attentati e alle indagini di Obi-Wan, personaggio ben più carismatico che nel film precedente.
Le due anime, il thriller d'azione e il dramma romantico, funzionano bene insieme, e in generale il film beneficia delle interazioni fra alcuni personaggi e di una trama, pur nella sua prevedibilità, abbastanza ben costruita;


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in essa si fanno spazio inoltre anche alcuni momenti che valorizzano bene la costruzione del personaggio di Anakin, futuro Dart Fener (Darth Vader), e i semi del conflitto che causeranno la sua discesa nel Lato Oscuro della Forza.


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A contrastare tutto questo, una struttura narrativa un po' sbilanciata e alcune scelte di sceneggiatura e regia poco felici: innanzitutto, come al solito Lucas mostra tutte le sue debolezze quando si tratta di creare scene romantiche o emozionali. E' un peccato, perché McGregor, la Portman e anche Christensen, danno delle buone prove, ma sono tutte soffocate dalla mancanza di una forte guida e da alcuni dialoghi che hanno dell'imbarazzante, soprattutto nelle scene d'amore fra i due giovincelli.


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Inoltre, l'azione non è così presente come al solito, e per la maggior parte del tempo, la quantità di conversazioni e scene dialogate potrebbe rappresentare un problema per alcuni, dato che non offrono molto a livello di adrenalina, ad eccezione di qualche breve sussulto. La situazione si anima negli ultimi tre quarti d'ora, con uno dei finali più movimentati di tutta la saga: la battaglia di Geonosis, fra Jedi, droidi, cloni e chi più ne ha più ne metta, si protrae per una durata forse un tantino eccessiva, che forse ne inficia in parte la riuscita, ma rimane comunque un traguardo di effetti speciali impressionante. A deludere semmai è l'atteso duello finale con il cattivo di turno (un Christopher Lee ai limiti della comparsa e mai valorizzato come dovrebbe), soprattutto se paragonato all'epico "Duel of the Fates" del film precedente. Manca l'energia, manca la coreografia e soprattutto la colonna sonora che aveva dato al finale de La Minaccia Fantasma un tale impatto.
Già, la colonna sonora: non mi sognerei mai di dire che John Williams possa comporre delle musiche brutte o deludenti, ma in questo caso si cominciano ad avvertire i sintomi dell'anonimato cui gran parte delle sue colonne sonore future saranno condannate. Questo L'attacco dei Cloni è caratterizzato infatti dalle musiche meno incisive e più dimenticabili da parte del noto compositore, non ai livelli del Risveglio della Forza, ma quasi.
L'attacco dei Cloni ha i suoi problemi, solo in parte coperti da un doppiaggio italiano davvero superbo e competente, ma posto che uno sia in grado di guardarci oltre, ha anche molte cose da offrire, non meno degli altri film della saga stellare. Per certi versi è il più anonimo e quello meno d'impatto, ma si viaggia ancora su livelli più che accettabili, e riesce comunque a intrattenere a sufficienza. Mezzo voto in più per la nostalgia.