Gualty 8½ / 10 04/09/2012 16:07:54 » Rispondi Un film in bilico tra terra e cielo: il nostro pianeta è una crudele roccia sulla quale bisogna lottare con le unghie per restarvi il più comodi possibili o è un tenero e indifferente astro che fluttua gentile? Un film sulla sopravvivenza e sulla futilità, COLD FISH, una spietata lotta darwiniana in cui chi è più adatto ha la possibilità - forse - di continuare il gioco. Un film sulle trasformazioni, sul disagio sociale e familiari, un film in cui non basta essere romantici, non basta essere scaltri, non ci si può tirare indietro e tutto ruota secondo una sconcertante casualità. Un film sull'amore dei genitori, a suo modo, l'educazione sentimentale dei mostri che ci portiamo dentro. Un crescendo di bile e una giostra di empatie: simpatizziamo un po' per tutti e in fondo per nessuno, mille specchi delle nostre paure e delle nostre obiezioni e dei nostri impulsi.
Magistrale come la figura inizialmente viscida e malata di Flipper-Murata si attenui sempre più fino ad assumere una quasi tenere figura paterna, in un certo senso una guida. Un Virgilio pericoloso e sadico, un padre spartano e diabolico ma con i piedi ben saldi al suolo. Cosa che il nostro protagonista non riesce mai ad avere, nemmeno quando trova la forza e il coraggio di ribaltare la situazione: non ha convinzione, non ha un progetto, non ha voglia. é proiettato in uno spazio distante lontano tra le stelle di un planetarium, non riesce a provvedere alla propria famiglia, non riesce a provvedere a sè stesso. Si lascia scappare tra le dita ogni possibilità di salvezza, ma in fondo nella sua prospettiva è indifferente. Non vince nessuno, non si salva nessuno.