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COLD FISH regia di Sion Sono

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Badu D. Lynch     9½ / 10  03/06/2013 00:40:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cold Fish è un ritratto estremo raffigurante l'uomo medio, stritolato dalla società e succube della famiglia, nel quale la rabbia repressa e la malvigità umana non tarderanno ad esplodere. Shamoto è un perdente, uno che si è arreso alla vita, il quale non riesce ad imporsi con la moglie e la figlia, castrato dalla continua indifferenza che le due "donne di casa" nutrono nei suoi confronti. Il protagonista viene fagocitato dentro un vortice di delitti, misfatti e corruzione, senza la possibiltà di trovare una via d'uscita. Colui che implicitamente spinge Shamoto all'interno di questo tornado mefistofelico è Murata ; costui è come se fosse "semplicemente" la miccia che accende il male che sta dentro il protagonista : sprona la sua psicosi, stimola la sua vena omicida, tira fuori la rabbia e l'aspetto nichilista di Shamoto ; ora la malignità si scontra con la bontà - non c'è spazio per entrambe, non c'è più coesione esistenziale, ma solo una rabbiosa esplosione coscienziale che sfocerà in una caotica reazione a catena. Due personalità differenti - debole/razionale e forte/istintiva - in unico ammasso di carne che cammina : un Fight Club più oscuro, più viscerale, più nichilista, predisposto al massacro totale. Sion Sono, attraverso una straordinaria e sublime anarchia cinematografica, confeziona un film estremo e spietato, che inquadra ed esalta il pessimismo che avvolge il mondo, un pianeta paradossalmente "momentaneo", inutile, votato all'autodistruzione. Cold Fish è un'eterna eclissi esistenziale : un viaggio solo andata verso l'oscurità che si nasconde dietro il sole/calore - quello che furbescamente ci rassicura e ci tranquillizza giorno dopo giorno - un tuffo nell'abisso giornaliero, travestito da imperturbabile routine quotidiana, senza riemergere : è appunto l'orrore reale quello che spaventa maggiormente. La pellicola è praticamente perfetta ; il regista riprende la poetica tipica dei suoi precedenti lavori e la smussa, anzi, la "compatta", rendendo il film apparentemente più elegante, ordinato e sobrio ; ma dietro questa straordinaria raffinatezza registica, si nasconde un'esasperazione tematica stupefacente : lo spettatore, lasciandosi ingannare da questa sorta di placidità narrativa, è inizialmente sicuro di se - si fida del film e della bontà del protagonista - e, quando meno se lo aspetta, verrà definitivamente divorato senza nemmeno rendersi conto di ciò che sta accadendo attorno e dentro di lui ; una sorta di buco nero filmico. Sion Sono realizza un'opera che è un susseguirsi di implosioni ed esplosioni ; un alternarsi di malesseri interiori ed esteriori. Un visionario e de­leterio annientamento esistenziale, ricco di crudeltà, vendetta e perversione. Inquietanti, nonché meravigliose, sono le varie sequenze in cui Murata e sua moglie, all'interno di una casa/santuario nel bosco, si sbarazzano dei cadaveri di alcune persone : agghiacciante soprattutto per la quasi insopportabile contrapposizione che si crea tra i vari simboli religiosi presenti nella scena, e i molteplici ed interminabili smembramenti di questi corpi. La bestialità dell'essere umano è rappresentata anche attraverso un erotismo estremizzato : quello che palesa il regista è un modo trasversale di concepire la sessualità ; una visione respingente, fastidiosa e paradossalmente anti-erotica, così da evidenziare maggiormente la brutalità dell'uomo. Sono tanti, tantissimi i momenti e le sequenze indimenticabili, a partire anche dai più impliciti : la telecamera che indugia sui personaggi, presentandoci i loro vuoti incolmabili e le loro anime distrutte, i loro spiriti corrotti e insaziabili. Cold Fish è un film scioccante, raccapricciante e doloroso, nel quale viene messo in primo piano l'annichilimento della morale borghese, il fallimento della vita, l'impossibilità di un'esistenza serena e l'incomunicabilità di una società morta e sporca dentro.
Sion Sono firma un'opera straordinariamente degradante ; un capolavoro indigesto e imprescindibile.