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UNA POLTRONA PER DUE regia di John Landis

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hghgg     8 / 10  17/02/2018 12:17:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film i cui titoli di testa scorrono sulle note immortali della Ouverture de "Le nozze di ****ro" di Mozart non potrebbe avere una partenza migliore e le notevoli promesse sono poi totalmente mantenute da uno dei più riusciti lavori di John Landis, probabilmente il suo film migliore dietro l'inarrivabile, mia opinione, "The Blues Brothers".

Nello stile (sia di scrittura che nella fotografia ad esempio) mi ricorda molto certe commedie della ultima Hollywood "Classica" degli anni '60 ma interpretata da comici dallo stile più moderno, soprattutto l'incontenibile Eddie Murphy che oh non avevo mai pienamente apprezzato prima di rituffarmi relativamente di recente nella filmografia di uno dei registi che ha saputo esaltarlo di più, quel Landis che si ripeterà con Murphy, in tono leggermente minore, qualche anno dopo con "Il principe cerca moglie" (e si, in tono ancor minore anche con il terzo capitolo della saga del poliziotto di Beverly Colline ma questa è un'altra storia iniziata con altri registi).

Superba l'accoppiata (che non era quella prevista inizialmente, pare) con Dan Aykroyd uno che aveva più che mai bisogno di rimettersi in pista per superare il colpo durissimo della perdita dell'amico e partner inseparabile John Belushi e lo fa al servizio del solito Landis confermando un sodalizio artistico floridissimo tra i due. Poi certo Aykroyd si butterà anche sulla scrittura di un altro classico degli anni '80 che ne aiuterà la ripresa personale, quello con i quattro tizi che non devono incrociare i flussi e combattono contro giganteschi omini marshmallow.

Sembra una vecchia commedia a sfondo sociale o una classica "Screwball" che nel caso rinuncia alla "Guerra dei sessi" concentrando il contrasto tra i due protagonisti sulla loro opposta estrazione sociale ed etnica. Da questa base di partenza, e da una perfida e assurda scommessa ordita da due potenti e ricchi burattinai, si sviluppa tutta la serie di gag, sventure ed equivoci esilaranti in un film che anche nella sua critica sociale non rinuncia proprio mai alla leggerezza e all'arte del far ridere. E così facendo non risparmia frecciate allo spietato mondo dell'alta finanza.

Della vecchia Hollywood "Una poltrona per due" recupera anche il gusto per alcuni straordinari caratteristi, personaggi di contorno, a volte personaggi chiave nella storia, scritti, ideati ed interpretati con una classe mirabile e l'abilità di saperli incastrare perfettamente nella narrazione: il maggiordomo Coleman (Denholm Elliott) e i terribili Randolph e Mortimer Duke (Ralph Bellamy e Don Ameche) sono personaggi caratterizzati con intelligenza e assoluta efficacia.

La stessa brillantezza che si trova nella caratterizzazione e nell'interpretazione del personaggio di Jamie Lee Curtis, Ofelia. Una Curtis che abbandonati momentaneamente i panni di regina dell'Uaaaarrghh (regina per diritto ereditario, si capisce) si dedica con successo alla commedia, anche lei in ottima sintonia con Aykroyd, certo meglio Elwood Blues che un maniaco mascherato immortale alto due metri, eh.

Il vero valore aggiunto del film però resta sempre e comunque l'istrionica interpretazione di Eddie Murphy, nella versione italiana ben appoggiata dalla grandissima prova di Tonino Accolla, attore che ha saputo personalizzare tutti i suoi migliori doppiaggi senza mai tradire lo spirito dell'attore doppiato e della sua interpretazione originale. Entrambi da applausi per me.

La commedia ha una scrittura e dei dialoghi così intelligentemente costruiti da permettere a Landis di prendersi anche i suoi tempi e dare al film un ritmo nemmeno eccessivamente frenetico, anzi. Come suo tipico, anche in questo film troviamo alcuni splendidi camei: il solito Frank Oz di nuovo in veste di poliziotto e addirittura uno dei leggendari padri della stagione Rock'n Roll, Bo Diddley, il vecchio proprietario del banco dei pegni, che fa un'apparizione indimenticabile.

Divertimento, riusciti scambi di battute, interpretazioni iconiche sono solo alcuni degli elementi che fanno di "Una poltrona per due" un classico dal meritato successo. Certo, se qualcuno per favore potesse dire a quelli dei palinsesti che se non lo mettono a Natale per forza tutti gli anni il Mondo continuerà ad andare avanti, farebbe un favore a tutti noi. Oh, giuro che si può vedere anche a Luglio eh, non si apre un buco nero.
adrmb  17/02/2018 12:37:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi ha mai ispirato, dato il bombardamento del palinsesto...
BUT
Vedrò

hghgg  17/02/2018 12:40:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so, forse sbaglio, ma mi parvolette che questa tipologia di commedia "classica" non fosse troppo di tuo gradimento, no ?
adrmb  17/02/2018 12:43:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bbbbboh, dipende lol
hghgg  17/02/2018 12:45:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora provalo :-)
adrmb  17/02/2018 12:51:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oui, ogni film fa storia a sè ahah
hghgg  17/02/2018 13:57:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, i film durano 90 minuti d'altronde la pizza è rotonda e gira.
hghgg  17/02/2018 12:17:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avete davvero censurato "Le nozze di Figàro ?" Rido.