Jellybelly 6 / 10 27/01/2008 16:48:53 » Rispondi Non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo questo viaggio lisergico di Gilliam, in cui perno della vicenda sono gli stati di allucinazione dei due protagonisti (Duke e Mr. Gonzo, interpretati da Depp e Del Toro straordinariamente sopra le righe). Certo, la visionarietà deformante rimane il marchio di fabbrica del geniale ex Monty Python, ma in "Fear and loathing" manca quel quid pluris che potrebbe renderlo un capolavoro. Tantissime le comparsate in piccoli camei: Tobey Maguire, Cameron Diaz, Harry Dean Stanton, Cristina Ricci, Ellen Barkin e Flea dei Red Hot Chili Peppers.
sb6r 27/01/2008 16:52:44 » Rispondi Come diavolo hai fatto a non fartelo piacere, sciocco avvocato? Solo il discorso sulla "generazione dell'acido" vale 100 trainspotting; senza contare le musiche favolose che accompagnano Deep e Del Toro. Stai punito!
Jellybelly 28/01/2008 15:44:58 » Rispondi Ho letto che tu ne sei rimasto estasiato, ma che ti devo dire? Io gilliam lo adoro/venero, ma in questo caso mi ha appassionato davvero pochino. Ho invece colpevolmente dimenticato di citare la meravigliosa colonna sonora.
sb6r 28/01/2008 21:20:46 » Rispondi Vabbè, i gusti so' gusti... Mi pare strano però che non ti abbia coinvolto ma ho visto che è una cosa comune a molti; forse sarò io a venerarlo esageratamente.
matteoscarface 02/02/2008 13:37:34 » Rispondi maledetto batuffolo peloso, hai letto il libro? No non si discute, questo film è un capolavoro come il libro, che non ha eguali per il modo in cui è scritto e per il senso di vertigine e disgusto che lascia. Il film ne è la trasposizione quasi (dico quasi perchè le vette della scrittura malata di Thompson non le raggiunge) fedele. Il lavoro di Thompson forse potrebbe essere accostato a Il pasto nudo, o a Junkie (La scimmia sulla schiena), o in generale alla capacità di trasportare su pagina le sensazioni di una vita costantemente sotto gli effetti della droga. Non a caso si chiama Gonzo Journalism e lui è ne è l'unico interprete. A proposito, il titolo italico non rende, il vero e più appropriato titolo è Fear and Loathing in Las Vegas, e cioè Paura e Disgusto. Tony Grisoni, che ha scritto il film insieme a Gilliam, ha semplicemente detto: "che bisogno c'era di rovinare la scrittura di Thompson e cambiarne completamente i tratti quando noi vogliamo trasportare al cinema le sue sensazioni?". E infatti il film è lì, ugualo. Depp ha frequentato lo scrittore, prima che il pazzo si sparasse in testa nel 2005, e la somiglianza è impressionante. Dovrebbe portare sugli schermi anche un altro libro di Thompson, The rum diaries, sempre che lo sciopero degli sceneggiatori glielo permetta per quest'anno.
matteoscarface 02/02/2008 13:38:49 » Rispondi volevo dire "noi volevamo trasportare" e non "vogliamo", sbagliatus tempus habeo