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LA TEMPESTA PERFETTA regia di Wolfgang Petersen

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frine     8½ / 10  27/05/2006 00:51:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non fosse per qualche sdilinquimento retorico sparso qua e là (soprattutto nel finale), sarebbe davvero una "tempesta perfetta".
Dicono che si tratti di una storia vera...ma i riferimenti letterari potrebbero essere numerosi, dal 'folle volo' dell'Ulisse dantesco a "Il vecchio e il mare" di Hemingway.
Da sempre l'uomo ha sfidato il mare, non solo per ansia di conquista o desiderio di guadagno, ma prima di tutto per misurare se stesso e le proprie forze di fronte al più importante elemento, che è l'essenza stessa della vita (siamo fatti d'acqua, e quando una donna partorisce si dice che 'le si rompono le acque').
Sei uomini, sei pescatori oppressi da problemi personali ed economici, decidono di affrontare l'estremo pericolo, pur di tornare a casa ricchi e onorati dalla piccola comunità che li ha in qualche modo emarginati. Varcheranno le Colonne d'Ercole (qui, per l'occasione, denominate 'Cap Flemish'), ma incorreranno in un turbine mai visto, epocale, implacabile.
Il ritmo è serrato e non ci si annoia mai, anche se i dialoghi sono insignificanti (anzi, si potevano addirittura abolire o ridurre al minimo). Tutto si gioca fra l'uomo e il mare, fra il mare e l'uomo. Intorno, altre imbarcazioni sono in difficoltà, ma mentre gli altri affondano (incluso l'elicottero dei soccorritori) la barca dei protagonisti resiste. Sino alla fine.
Le scene della tempesta sono di una bellezza incomparabile, tali da polverizzare le analoghe sequenze di film come "L'avventura del Poseidon" o, peggio, "il mistero delle acque" della Bigelow ("Titanic" è talmente diverso da non permettere un paragone plausibile).
Purtroppo Petersen grestisce benissimo le barche ("Das Boot") ma un po' meno bene le donne (simpatiche le figure della pescatrice amica del protagonista, ovvero quella della grassa Irene: veramente pessima la fidanzata del pescatore giovane).
Comunque un film di grande interesse, con un Clooney non perfetto (la tempesta lo è molto di più), ma comunque bravo.

"Alla quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, come altrui piacque,
infin che il mar fu sovra noi richiuso".